Una tragica vicenda ha sconvolto la tranquilla cittadina di Cuasso al Monte. Pinuccia Anselmino, un’ottantenne residente nel paese, è stata uccisa dal marito Pierluigi Lachi, ex orafo in pensione. L’uomo, che per anni ha lavorato in Svizzera, ha sparato alla moglie all’interno della loro abitazione in via per Cuasso al Piano.

Il tragico episodio si è verificato nella tarda mattinata di mercoledì 26 ottobre. Dopo aver sparato alla moglie, Lachi ha chiamato immediatamente il numero di emergenza 112, chiedendo aiuto per la donna. Tuttavia, dopo aver fatto la telefonata, l’uomo ha deciso di porre fine alla sua vita, rivolgendo l’arma contro di sé.

Pinuccia Anselmino è stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Circolo di Varese, ma le sue condizioni erano gravissime. Almeno uno dei proiettili sparati dal marito l’ha colpita alla testa, causando danni irreparabili. Durante tutto il pomeriggio, la donna è stata in condizioni critiche. Purtroppo, in serata, si è verificato l’epilogo tragico: Pinuccia Anselmino non ce l’ha fatta.

La comunità di Cuasso al Monte è rimasta sconvolta da questa tragedia. Gli abitanti del paese si sono stretti attorno alla famiglia, offrendo il loro sostegno e le loro preghiere. Non è ancora chiaro quali siano state le cause che hanno portato a questo gesto estremo da parte di Pierluigi Lachi. Si sta indagando per cercare di comprendere le dinamiche che hanno portato a questa terribile situazione.

In momenti come questi, è importante ricordare l’importanza di prestare attenzione al proprio benessere mentale e a quello delle persone a noi care. La salute mentale è un aspetto fondamentale della nostra vita e non va trascurata. È necessario essere consapevoli dei segnali di disagio e chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno.

La comunità di Cuasso al Monte si ritroverà per commemorare Pinuccia Anselmino e per offrire il proprio sostegno alla famiglia. È un momento di grande dolore, ma è anche un’occasione per riflettere sull’importanza di prendersi cura di sé stessi e degli altri. Solo così potremo evitare che tragedie come queste si ripetano.

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