Vent’anni per completare un edificio pubblico. Questo è quanto è accaduto per la nuova caserma dei Carabinieri di Induno Olona, che è stata praticamente pronta da diversi anni.

Nonostante tutti gli sforzi compiuti per sbloccare la situazione, ieri mattina il sindaco Marco Cavallin ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“A Induno Olona da vent’anni stiamo lavorando alla costruzione di una caserma dei Carabinieri, un presidio necessario per il controllo e la legalità in un territorio densamente abitato che richiede sempre maggiore attenzione e sicurezza. Ha letto bene: vent’anni! Ci sta volendo questo tempo incredibilmente lungo per realizzare un’opera pubblica”, scrive Cavallin.

Il sindaco sottolinea che il problema della sicurezza è molto importante per Induno Olona, tanto che negli ultimi anni sono state investite ingenti risorse economiche. Tuttavia, la caserma è ancora incompiuta a causa del labirinto burocratico che spesso affligge le opere pubbliche in Italia.

Dopo anni di lavori e interruzioni, alcuni mesi fa il sindaco e i vertici provinciali dell’Arma sono stati convocati sul sito di cantiere dal Provveditorato alle Opere Pubbliche per essere informati sullo stato dell’arte. In quell’occasione è stato comunicato loro che la struttura era conclusa e mancavano solo alcuni piccoli adeguamenti. Tuttavia, sono passati altri mesi senza che nulla accadesse.

Cavallin propone una soluzione “provocatoria” alla premier: se gli venissero assegnate le risorse economiche già disponibili, si prenderebbe personalmente l’incarico di completare i lavori con le risorse umane a sua disposizione. In questo modo avrebbe una gestione diretta del cantiere e smetterebbe di dover affrontare le lamentele dei cittadini.

Il sindaco ripercorre la storia ventennale di questo progetto, che è iniziato dopo la tragedia delle due guardie giurate uccise nel parcheggio dell’Esselunga di Induno Olona nel gennaio 1999. Da allora è iniziata l’idea di dotare il paese di un presidio delle Forze dell’ordine, ma purtroppo si è arrivati a una situazione di stallo negli ultimi anni, nonostante l’opera sia praticamente conclusa.

Cavallin conclude la sua lettera invitando la premier a Induno Olona nel giorno, speriamo non troppo lontano, in cui la nuova caserma dei Carabinieri sarà inaugurata, magari grazie al suo interessamento. “Presidente Meloni, aiutaci!”, conclude il sindaco. “Te lo chiedo come sindaco e come cittadino che non crede e non si rassegna al fatto che lo Stato italiano possa fare una figura così brutta come quella che sta facendo qui, in via Sangiorgio a Induno Olona”.

In attesa di ulteriori sviluppi, la situazione della caserma dei Carabinieri di Induno Olona rimane ancora irrisolta dopo vent’anni di attesa.

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