La dottoressa Maria Teresa Comini, cardiologa e presidente del Comitato cittadini di Calvagese e delle frazioni di Mocasina e Carzago (CalMoCar), si è espressa chiaramente contro il progetto di realizzazione della nuova sede di Garda Uno su un’area agricola di salvaguardia. Secondo la dottoressa Comini, questa zona è tutelata dalle norme e fa parte della rete ecologica regionale di secondo livello. Non ha senso consumare 22mila metri quadri di campi agricoli quando ci sono molte altre aree dismesse in provincia che potrebbero essere recuperate. La dottoressa Comini ha annunciato che, nel caso in cui il progetto venisse approvato, presenterà un ricorso al Tar con l’aiuto dell’avvocato Mario Gorlani.

La posizione della dottoressa Comini è in linea con le preoccupazioni espresse da Arpa riguardo alla nuova sede di Garda Uno. La dottoressa Comini ha espresso perplessità riguardo al comunicato diffuso dall’azienda, sostenendo che le alternative proposte non sono coerenti con la normativa vigente e che non è stata individuata la soluzione ambientale più sostenibile. Inoltre, ha sottolineato che l’infrastruttura stradale già oggi è sottodimensionata e che l’apertura di nuove attività produttive potrebbe creare ulteriori disagi ai residenti.

Dal punto di vista ambientale, la dottoressa Comini ritiene che il progetto non sia supportato da un’adeguata analisi progettuale, dimensionale e tecnologica. Non sono state seguite le linee guida per garantire il mantenimento di una rete ecologica adeguata. Inoltre, il progetto prevede un impianto di lavaggio che, per essere idoneo all’attuale situazione abitativa, dovrebbe essere tunnellizzato.

La posizione della dottoressa Comini e del Comitato cittadini di Calvagese e delle frazioni di Mocasina e Carzago è solo l’ultimo braccio di ferro intrapreso dalla multiutility con le popolazioni locali. In passato, sono già state sollevate criticità riguardo alla discarica della Castella, che il Consiglio di Stato ha definito inadeguata per le troppe criticità ambientali. Nonostante ciò, la Provincia ha rilasciato un parere positivo.

La dottoressa Comini e l’avvocato Mario Gorlani si preparano quindi a difendere i diritti delle popolazioni locali e a tutelare l’ambiente, presentando un ricorso al Tar contro il progetto di Garda Uno.

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