TORRE D’ISOLA. Bruxelles mette sotto chiave 42 Comuni del Parco del Ticino: 29 nella provincia di Pavia e 13 nella Città metropolitana di Milano, che finiscono tutti in zona rossa dopo il ritrovamento di sette cinghiali contagiati dalla peste suina africana nella zona di Torre d’Isola. La Commissione europea ha inviato la documentazione al ministero della Salute, che dovrà informare la Regione Lombardia che emanerà l’ordinanza che stabilisce i divieti nella zona di restrizione II, la cosiddetta zona rossa, che dovrà rimanere in vigore fino al 13 gennaio.

In provincia di Pavia entreranno nella zona rossa tutti i Comuni del Parco. Si tratta di: Mezzanino, Linarolo, Valle Salimbene, San Martino, Carbonara, Villanova d’Ardenghi, Zerbolò, Garlasco, Borgo San Siro, Gambolò, Vigevano, Cassolnovo, Gropello, Travacò, Pavia, Torre d’Isola, Bereguardo, San Genesio, Zeccone, Borgarello, Casorate, Giussago, Certosa, Vellezzo Bellini, Rognano, Battuda, Marcignago, Trivolzio, Trovo. In provincia di Milano: Motta Visconti, Besate, Morimondo, Ozzero, Abbiategrasso, Vernate, Rosate, Calvignasco, Bubbiano, Gudo Visconti, Casarile, Vermezzo con Zelo, Albairate.

In queste zone si applicheranno misure di biosicurezza che dovranno essere seguite dagli abitanti, ma anche da coloro che frequentano il Parco. Misure che saranno contenute nell’ordinanza che a giorni dovrebbe essere firmata dal presidente della Regione, Attilio Fontana, e che sarà simile a quella pubblicata a giugno per l’Oltrepo, quando erano finiti in zona rossa e gialla 31 centri.

In Oltrepo i 21 comuni in zona di restrizione II sono: Ponte Nizza, Bagnaria, Brallo, Menconico, Zavattarello, Romagnese, Varzi, Val di Nizza, Santa Margherita di Staffora, Cecima, Colli Verdi (località Valverde), Borgoratto, Godiasco, Rocca Susella, Fortunago, Montesegale, Borgo Priolo, Rivanazzano, Torrazza Coste, Retorbido, Codevilla. I 10 in zona di restrizione I sono: Volpara, Rocca de’ Giorgi, Colli Verdi (Ruino e Canevino), Casteggio, Oliva Gessi, Montebello, Montalto, Corvino San Quirico, Calvignano, Voghera.

Nell’area rossa è vietata la caccia, esclusa quella per il depopolamento dei cinghiali. Per i non residenti è vietato fare passeggiate nei boschi o cercare funghi, possibilità concessa ai residenti, ma anche ai proprietari o affittuari di seconde case o di boschi e ai loro famigliari. Gli escursionisti devono effettuare il cambio di calzature alla partenza e all’arrivo e provvedere al lavaggio delle suole delle scarpe, mentre i ciclisti devono lavare le gomme delle bici. I mezzi privati devono essere parcheggiati in prossimità delle strade asfaltate o su aree dedicate a parcheggio (è vietato parcheggiare nei prati o in aree con vegetazione). Manifestazioni con oltre 20 persone, in aree non delimitate e recintate, devono essere autorizzate dai Comuni. È vietata l’attività venatoria collettiva di qualsiasi tipo, l’attività di addestramento cani e la caccia ai cinghiali. Nella zona gialla le misure sono meno stringenti e riguardano soprattutto le modalità di caccia.

La Commissione europea ricorda che “la peste suina africana è una malattia virale infettiva che colpisce i suini selvatici e di allevamento e può avere conseguenze gravi su questi animali e sulla redditività degli allevamenti, in quanto impedisce i movimenti delle partite di maiali e dei loro prodotti all’interno dell’Unione e le esportazioni verso Paesi terzi”. Da qui la necessità di osservare misure rigorose e il divieto di movimentazione anche dei cinghiali.

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