Il famoso ‘fischietto anti-Lukaku’ sta diventando oggetto di discussione e polemiche. Nonostante le minacce di multe per chiunque lo utilizzi, a San Siro è già iniziata la distribuzione di questo oggetto controverso. Calcio e Finanza lo definisce “l’oggetto della discordia”. Sarà il tifoso a decidere come comportarsi, se portarlo dentro lo stadio e magari usarlo nonostante le telecamere. Tuttavia, l’ingresso con il fischietto è ufficialmente vietato, così come il suo utilizzo. Il Gos ha preso questa decisione venerdì pomeriggio, anche a seguito delle proteste istituzionali della Roma (anche se il club giallorosso lo nega).

Il Gos si appella a un passaggio del regolamento d’uso dello stadio di San Siro in vigore dal 21 agosto 2021, che vieta espressamente l’introduzione o la detenzione di strumenti sonori, ad eccezione dei tamburi ad una battuta autorizzati e dei sistemi di emissione o amplificazione del suono. Chiunque utilizzi il fischietto, potrebbe essere individuato dalle telecamere o dagli agenti presenti nello stadio e commetterà un’irregolarità. Questa irregolarità è regolamentata da un decreto legge del 2003 che disciplina le infrazioni negli impianti sportivi, come il fumo o l’ingresso senza biglietto. Le forze dell’ordine possono fare riferimento a una casistica generale, con multe che vanno da 100 a 500 euro. Tuttavia, la questura è consapevole che molti tifosi supereranno i controlli ai tornelli e nel caso di migliaia di interisti che utilizzano il fischietto, sarà impossibile multare tutti. Secondo la decisione del Gos, però, qualche sanzione sembra inevitabile.

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