Il maltempo che si è abbattuto sull’Italia ha portato con sé anche un aumento dei livelli dei fiumi, con particolare attenzione al fiume Po. A Cremona, l’acqua del Po è cresciuta di 1,3 metri in sole 19 ore, passando da -3,61 metri sotto lo zero idrometrico alle 13:00 di lunedì 30 ottobre, a -2,25 metri alle 8:00 di martedì. Tuttavia, questi valori sono ancora lontani dal livello di allerta fissato a +2,20 metri.
Preoccupazione è stata generata anche dalle condizioni dei suoi affluenti, come il Torrente Nure che si immette nel Po a Caorso, e il Serio che è aumentato di oltre un metro in una sola notte a Crema. Anche il Cremasco è stato colpito dal nubifragio che ha causato l’esondazione del fiume Seveso a Milano.
Anche il livello dell’Oglio è aumentato di oltre un metro in meno di 24 ore, misurando +1,74 metri sopra lo zero idrometrico a Ostiano. La soglia di allerta è fissata a +2,50 metri. A causa di ciò, i ponti sono sotto stretta osservazione.
Fortunatamente, nonostante le intense piogge, il territorio sembra resistere dal punto di vista idrogeologico. I Vigili del Fuoco sono intervenuti solo in alcuni casi, soprattutto nel Cremasco, dove si sono verificati danni d’acqua a Crema e ad Agnadello, e alberi pericolanti a Pizzighettone. Alcuni interventi sono stati effettuati anche lunedì, con infiltrazioni e danni d’acqua a Casaletto Vaprio e Crema, e qualche ramo caduto a Cremona.

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