Gravi danni a causa del maltempo tra Milano e provincia e la Brianza, a causa dell’esondazione del Seveso e di altri corsi d’acqua. Centinaia le richieste di aiuto al 112 iniziate all’alba di oggi, per allagamenti, alberi caduti e seminterrati inagibili. Gravi disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, con anche metropolitane rallentate a Milano e la Milano Meda bloccata.
Gli interventi dei vigili del fuoco
Dalle prime ore del mattino sono stati più di 180 gli interventi dei vigili del fuoco per il maltempo che ha interessato la regione, in particolare le province di Milano, Monza e Brianza, Como e Lecco. A Milano la stazione ferroviaria di Porta Garibaldi è stata letteralmente sommersa dall’acqua, mentre il Taro a Meda ha riversato fiumi di acqua in strada.
Il sindaco di Milano Beppe Sala
“Segnalo che ieri sera era stata diramata dalla Protezione Civile regionale un’allerta gialla, quindi, in teoria, non preoccupante. Non è certo un’accusa, ma la constatazione di quanta imprevedibilità ci sia nelle condizioni metereologiche“. Sono le parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala, pubblicate stamani sulla sua pagina Facebook, a seguito dei danni provocati dal maltempo. “Numerosi i problemi sulla circolazione stradale nella zona nord, una galleria della metropolitana M3 allagata, con la linea non è ancora completamente funzionante. Acqua e fango sulle strade e anche in box e scantinati, stiamo intervenendo con le nostre forze e con il supporto dei Vigili del Fuoco“. Diversi i disagi anche in alcune scuole, guasti alle centrali termiche di alcune case popolari, sottopassi allagati e qualche albero caduto. “Da questa notte stiamo lavorando con grande intensità, ora favoriti da condizioni meteo migliori“, ha proseguito Sala, “queste condizioni dovrebbero rimanere tali fino a giovedì, poi potrebbe esserci un nuovo sensibile peggioramento. Io e il mio team saremo in ufficio o per le strade cittadine fino a quando la situazione non si normalizzerà”
Il bilancio dei danni a Milano e la nuova vasca che eviterà esondazioni
Per quanto riguarda gli edifici scolastici ed educativi di competenza del Comune di Milano, sono circa 160 le segnalazioni in nidi, scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, con interventi da effettuarsi dopo le piogge di questa notte e l’esondazione successiva e prolungata. Si tratta principalmente di segnalazioni per allagamenti, infiltrazioni e interruzione di servizio negli impianti di riscaldamento. Le lezioni e i servizi sono stati sospesi in otto scuole a causa degli allagamenti che non hanno reso possibile l’accesso ai bambini e alle bambine. In particolare si tratta di: scuola d’infanzia e sezione primavera di via Pallanza 26 (Municipio 2), scuola infanzia di via Muzio 9 (Municipio 2), scuola primaria ‘Muratori e Menotti’(Municipio 2), scuola primaria Fabbri’ (Municipio 2), scuola infanzia e sezione primavera di via Ciriè 10 – Girola 4 (Municipio 9), nido di via Ciriè 12 (Municipio 9) e infine nella secondaria di primo grado ‘Tommaseo’ e nella scuola primaria ‘Locatelli’ (Municipio 9). Numerosi i guasti alla rete elettrica, tuttora in ripristino. Sei le centraline elettriche di Unareti che sono state allagate: tre di queste sono state ripristinate ed entro sera saranno tutte nuovamente in servizio. Sono prioritari anche gli interventi alle centrali termiche degli edifici di edilizia pubblica in particolare nei quartieri di Quarto Oggiaro e Niguarda dove sono stati riscontrati guasti dovuti ad allagamenti o corti circuiti. A causa dei temporali e delle raffiche di vento sono caduti una trentina di alberi in città e le squadre del verde sono intervenute per la rimozione. Per quanto riguarda le opere strutturali, per contrastare le esondazioni ricordiamo che sono terminati i lavori di MM della vasca del Comune di Milano al parco Nord. Si tratta della prima opera di un sistema che una volta completato, eviterà le esondazioni del fiume a Milano. Sono in corso i collaudi e venerdì 3 novembre saranno realizzate alcune prove funzionali. In particolare, nei primi giorni di novembre verrà utilizzata acqua di falda per riempire di pochi centimetri la vasca e testare le apparecchiature elettromeccaniche (pompe di sollevamento, valvole e condotte). Nella seconda metà di novembre è previsto lo svolgimento di una ulteriore prova funzionale che interesserà l’intera opera e tutto il ciclo di attività, con il riempimento della vasca attraverso l’immissione delle acque del Seveso e la reimmissione nel torrente e successivamente l’attivazione e l’entrata in funzione della vasca.
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