Lecco, 3 ottobre 2023 – Il lago di Como si sta sollevando e l’Adda si sta ingrossando, ma per ora entrambi rimangono all’interno degli argini sul versante lecchese. Nel tardo mattino è prevista una possibile piena, che tuttavia, secondo i modelli previsionali, non dovrebbe causare inondazioni, almeno non nei centri abitati. Invece di piovere in Valtellina, ha nevicato, contribuendo a limitare ulteriori afflussi di pioggia nel Lario. L’Adda a Brivio.
Il livello del lago sta sfiorando i due metri sopra lo zero idrometrico, mentre dalla diga di Olginate, completamente aperta, stanno confluenti nell’Adda circa 660 metri cubi d’acqua al secondo, ovvero 650mila litri. Un temporale locale ha contribuito ad aumentare ulteriormente il flusso del fiume.
Ad eccezione di alcuni campi e delle zone più vicine all’Adda, al momento non si registrano situazioni di emergenza. Tuttavia, l’allerta rimane alta, anzi massima, e i divieti di avvicinarsi alla riva del fiume rimangono in vigore, anche se pochi li rispettano.
“Non succedeva da molto tempo”, commenta Luigi Bertoli, direttore del Consorzio dell’Adda, l’ente che gestisce la diga di Olginate, “ma in passato il lago si è alzato molto di più. Per quanto riguarda la provincia di Lecco, al momento non prevedo particolari problemi”.
Infatti, nel 1928, nel 1976, durante l’alluvione della Valtellina nel 1987, nel 2022 e in altre date ancora, il livello del lago è stato molto più alto, come testimoniato sulle tacche storiche conservate sui muri dei porti e degli argini del lago di Como.

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