La polizia provinciale di Bergamo continua la sua lotta contro il bracconaggio su tutto il territorio, intensificando l’attività di prevenzione in occasione dell’inizio della stagione venatoria. In particolare, negli ultimi tempi sono stati effettuati diversi interventi per proteggere gli uccelli, prevenendo e reprimendo atti di bracconaggio con l’utilizzo di reti e trappole. A Credaro, ad esempio, è stato scoperto un impianto di cattura abusivo con reti distese per venti metri e diverse gabbie con tordi bottacci, oltre all’uso di un richiamo acustico elettromagnetico. Sono stati liberati quattro tordi appena catturati e recuperati altri già catturati in precedenza.
Situazioni simili sono state scoperte anche a Sarnico, dove due persone hanno utilizzato una rete e un richiamo in gabbia per catturare un pettirosso, e a Gandosso, dove un residente ha ripulito e ripristinato una parte di roccolo, posizionando una rete di dieci metri per catturare piccoli uccelli e esponendo tre gabbie con richiami della specie lucherino e fringuello. Nella rete sono rimasti impigliati due pettirossi, che sono stati liberati dalla polizia provinciale, e una cinciallegra purtroppo deceduta. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati una trentina di piccoli uccelli già spiumati e congelati.
Inoltre, in un uliveto a Grumello del Monte è stata ritrovata un’altra rete per la cattura di uccelli, con cinque gabbie esposte per richiamo. Le persone coinvolte in questi episodi sono state indagate e deferite all’autorità giudiziaria. Il reato di uccellagione, cattura di avifauna di specie protette e uso di mezzi e richiami illegali, prevede la sospensione della licenza di caccia per dieci anni e il sequestro immediato di quanto catturato e dei mezzi utilizzati. Nel caso di uccellagione con l’utilizzo di reti o trappole, si configura il reato di maltrattamento di animali, che prevede sanzioni da cinque a trentamila euro.
Il comandante Matteo Copia spiega che la vigilanza contro il bracconaggio e la tutela della fauna selvatica sono impegni fondamentali per preservare l’ambiente e la biodiversità. Le autorità stanno lavorando attivamente per contrastare il bracconaggio di uccelli, utilizzando misure legali e sanzioni adeguate per punire coloro che commettono tali reati. La sospensione della licenza di caccia per dieci anni e le sanzioni pecuniarie previste per il maltrattamento degli animali dovrebbero agire come deterrente per coloro che potrebbero essere tentati di praticare l’uccellagione in futuro.