Un uomo tunisino di 33 anni, residente a Como, è stato processato per estorsione e lesioni personali. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe minacciato e importunato una connazionale, che era stata la moglie di un suo amico deceduto, chiedendole continuamente somme di denaro tra i 5 e i 20 euro, arrivando addirittura a ferirla con una piccola spada al polso. L’uomo nega tutte le accuse e afferma di non aver mai chiesto soldi né di averle fatto del male. La vittima si è costituita parte civile e ha presentato prove fotografiche della ferita e referti medici dell’ospedale. La vicenda risale ai mesi tra aprile e giugno 2020. Inizialmente, un secondo uomo era stato indagato per concorso nelle richieste estorsive, ma è stato espulso dall’Italia. La sentenza è attesa per aprile 2024. La procura di Como contesta la violenza e le minacce messe in atto dall’uomo per ottenere denaro, così come le minacce di violenza sessuale. Tuttavia, l’imputato nega categoricamente tutte le accuse.

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