Un giovane di 25 anni, Davide Garzia, dovrà scontare i prossimi 10 anni in una struttura psichiatrica. È stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di sua madre, Fabiola Colnaghi, avvenuto il 21 aprile 2022 nell’appartamento di famiglia ad Aicurzio. Nonostante sia stato prosciolto dalle accuse di omicidio aggravato e vilipendio di cadavere, il passaggio davanti alla Corte d’Assise di Monza è stato solo una formalità. Le sue condizioni di salute mentale, già certificate da una perizia psichiatrica preliminare, hanno stabilito che era totalmente incapace di intendere e volere al momento del crimine.
Il professor Marco Lagazzi, specialista nominato dal tribunale, ha anche evidenziato l’alta possibilità di una “ricaduta”. È stato il pm Marco Santini a richiedere l’accertamento clinico sulla salute mentale del giovane disoccupato, tramite la formula dell’incidente probatorio. Mercoledì mattina, la sentenza della Corte d’Assise ha stabilito la permanenza di Garzia nella struttura psichiatrica per almeno 10 anni, prima di una rivalutazione.
Durante l’interrogatorio con i carabinieri di Vimercate, Garzia è apparso tranquillo nel raccontare i dettagli dell’aggressione violenta alla madre, che è stata sopraffatta a calci e pugni. Ha confessato di essere stato nervoso e depresso, e di aver meditato su questa azione per un po’ di tempo. Ha anche raccontato di aver visto sua madre felice mentre cantava. Dopo l’atto di violenza, è stato lui stesso a chiamare il 112 per raccontare ciò che aveva fatto, e poi si è consegnato senza opporre resistenza ai militari.
Questa vicenda ha ovviamente sconvolto l’intera comunità di Aicurzio, dove Fabiola Colnaghi era conosciuta e apprezzata per la sua cordialità e i suoi modi affabili. La comunità ha espresso profondo sgomento per l’accaduto.