Il carcere di Lecco, situato nel rione Pescarenico, si appresta a vivere un cambio di guardia. La nuova direttrice della casa circondariale sarà Luisa Mattina, che entrerà in servizio entro la fine del mese, sostituendo Antonina D’Onofrio. L’annuncio è stato fatto da Giacomo Zamperini, consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia, il quale ha sottolineato che a livello nazionale sono stati assunti 57 nuovi dirigenti penitenziari al fine di garantire a ogni istituto penitenziario un direttore titolare, archiviando definitivamente la stagione dei direttori ad interim che ha incrinato la catena del comando, con conseguenze negative per la sicurezza.

Zamperini ha ringraziato la direttrice uscente Antonina D’Onofrio e la comandante della Polizia penitenziaria Giovanna Propato per l’ottima gestione della casa circondariale di Pescarenico e per la capacità dimostrata nel corso degli anni di sperimentare nuove progettualità per aumentare la funzione rieducativa della detenzione. Il consigliere ha sottolineato che le dimensioni contenute della struttura e il numero ridotto di detenuti rispetto ad altri “maxi carceri” costituiscono un terreno fertile per lo sviluppo di percorsi virtuosi, come quelli sulla legalità e la giustizia riparativa, attivati sin dal 2008.

Il consigliere lombardo ha inoltre espresso le sue congratulazioni alla nuova direttrice Luisa Mattina, augurandole di mantenere, attraverso il suo lavoro, l’eccellenza del carcere di Lecco, accompagnata dalla straordinaria professionalità degli agenti di Polizia penitenziaria. Ha anche ringraziato il sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, al quale chiederà presto di visitare la casa circondariale di Lecco.

La casa circondariale di Lecco si sviluppa su 4 piani e conta 34 celle. La maggior parte delle celle sono doppie, con dimensioni che vanno dai 7 ai 9 metri quadrati, mentre altre 6 celle hanno dimensioni di 18-20 metri quadrati e ospitano 4 detenuti. Ogni cella è dotata di un piccolo locale per i servizi igienici, con un monoblocco in acciaio che include una tazza e un piccolo lavabo, e una doccia sulla parete opposta. La struttura non dispone di spazi comuni al di fuori della sala polifunzionale e non sono presenti palestra, campo sportivo o aree verdi.

Attualmente, la casa circondariale ospita 83 detenuti, con una capienza prevista di 53 ma tollerabile fino a 88 persone. Più della metà dei detenuti, ovvero 51, sono stranieri. Non sono presenti donne, poiché non esiste una sezione femminile. Al momento, un quarantina di agenti di Polizia penitenziaria sono responsabili della sorveglianza dei detenuti, anche se, secondo l’organico, dovrebbero essercene almeno una decina in più. La struttura risale alla prima metà del Novecento ed è stata ristrutturata nel 2004.

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