Protesta all’istituto Archimede di Treviglio, dove a causa del freddo nelle aule gli studenti ieri mattina (martedì 14 novembre) hanno improvvisato un picchetto fuori da scuola, comunque non molto numeroso, dato che circa il cinquanta per cento dei ragazzi ha preferito starsene a casa.
Tubi rotti a Treviglio e Trescore
Il problema del riscaldamento, come riportato oggi dal Corriere Bergamo, si ripresenta già da un po’ di anni al ritorno della stagione. Si pensava però di averlo risolto quando, l’anno scorso, la Provincia aveva fatto installare delle nuove caldaie. Tuttavia, come ha fatto sapere via Tasso, stavolta si è rotto un tubo, con un calo di pressione nei caloriferi. Il guasto riguarda uno di quelli interrati, per cui la scorsa mattinata si attendeva l’intervento da parte di una ditta specializzata.
La dirigente scolastica, Maria Chiara Pardi, ha spiegato che non era stata informata dell’iniziativa degli alunni e che, considerando che la temperatura nelle aule non era scesa sotto i 18 gradi, tenendo comunque la caldaia a massimo regime, era del tutto immotivata. Poi ha evidenziato come, in una delle regioni più ricche del Paese, ci siano settori come istruzione, trasporti e sanità con varie e gravi problematiche. Non che vada meglio al liceo Federici di Trescore, dove anche qui il riscaldamento è insufficiente e, quindi, alcune aule hanno una temperatura accettabile, mentre in altre si gela. Anche in questo caso, per giunta, un tubo rotto avrebbe provocato disagi, sebbene in questo caso sia stato riparato lunedì scorso.
Poche risorse alla Provincia
Insomma, pare che la questione sia che, nonostante gli investimenti della Provincia, le risorse siano esigue e, in questo caso, interventi isolati servono a poco, se poi c’è tutto un sistema di riscaldamento datato, con continui guasti. Nel Consiglio provinciale della scorsa giornata, si sono stanziati altri 250mila euro per le manutenzioni scolastiche, con una variazione di bilancio di 962mila euro per realizzare una nuova palestra delle scuole superiori a Trescore.
Come spiegato dal consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica, Umberto Valois, per l’efficientamento energetico di tutti i 48 istituti ci vorrebbero cento milioni di euro, mentre per l’adeguamento antisismico ne servirebbero altri 150. Il piano d’investimenti da parte della Provincia, per questo triennio, è di cinquanta milioni di euro, che cerca di integrare partecipando a tutti i bandi, con degli uffici che hanno la metà del personale rispetto a quello necessario.