La Lagozza di Besnate è un luogo ricco di storia e mistero. Nascosto sotto un prato fiorito, si trovano i resti di un antico villaggio di palafitte che si estendeva in mezzo a una palude. Gli archeologi hanno recentemente ripreso le ricerche in questa zona, che è conosciuta per essere stata l’insediamento della “civiltà della Lagozza”. Gli scavi risalgono al 1877, ma gli ultimi studi sono del 1954, quindi l’obiettivo delle nuove campagne di scavo è quello di verificare cosa rimane delle strutture palafitticole e del deposito archeologico.

Durante i sondaggi, è stato possibile individuare la presenza del deposito archeologico, dei pali e dei depositi di crollo nel terreno. La Lagozza è un sito di grande importanza, in quanto i reperti ritrovati sono intatti e permettono di comprendere meglio la vita quotidiana dell’insediamento preistorico. Tra i reperti trovati ci sono vasi, accette, lame e altri strumenti. Tuttavia, nonostante l’importanza del sito, la mancanza di studi più recenti ha portato all’esclusione della Lagozza dal Sito Unesco Palafitte delle Alpi.

Negli ultimi anni, la siccità ha giocato un ruolo importante nel riportare l’attenzione su questo luogo. Durante i sondaggi, sono stati ritrovati i buchi nel suolo che erano la sede dei pali, così come alcuni pali ancora conficcati nel terreno da millenni. La datazione delle palafitte è compresa tra il 3800 e il 3400 a.C., ma si spera che nuove datazioni possano restringere questo range grazie alla tecnologia della dendrocronologia.

Oltre agli studi archeologici, è importante anche promuovere la fruizione dell’area da parte della cittadinanza. La Lagozza è già valorizzata grazie ai sentieri circostanti e alle attività del Parco del Ticino. Il sindaco di Besnate sottolinea l’importanza storica di questo luogo e ringrazia la Soprintendenza per il loro lavoro nel riportare alla luce la storia di questa civiltà palafitticola.

La Lagozza di Besnate è un tesoro nascosto che continua a svelare i suoi segreti. Grazie agli scavi e alle ricerche archeologiche, possiamo scoprire di più su questa antica civiltà e sulla nostra storia. È importante preservare e valorizzare questo patrimonio, affinché possa essere apprezzato e studiato anche dalle generazioni future.

Articolo precedenteBusto Arsizio: arrestato uomo di 70 anni per violenza sessuale su minorenne
Articolo successivoUna notte di distruzione nel cuore di Gallarate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui