Il giovane Ibrahim, un ragazzino di 13 anni di Cinisello Balsamo, sta lottando per la sua vita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lecco. Nonostante le sue condizioni siano estremamente gravi, gli operatori sanitari stanno facendo tutto il possibile per aiutarlo. Ibrahim è rimasto annegato nel lago di Como alle Caviate sul lungolago di Lecco, ma miracolosamente è ancora vivo.

Attualmente, Ibrahim è incosciente e viene sottoposto costantemente a Ecmo, un trattamento di ossigenazione extracorporea. Questo significa che il suo sangue non viene più pompato né ossigenato dal suo cuore e dai suoi polmoni, ma attraverso un macchinario esterno. Questo permette di preservare i suoi organi e di non affaticare ulteriormente il suo corpo già debilitato. Ibrahim è rimasto sott’acqua per oltre un’ora e mezza, a una profondità di circa dieci metri.

La bassa temperatura dell’acqua potrebbe rappresentare una speranza di salvezza per Ibrahim, insieme alle terapie che gli vengono somministrate e alla sua giovane età. Infatti, il freddo del lago sembra averlo “ibernato” o conservato in uno stato di letargo, riducendo al minimo le sue funzioni vitali.

L’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, che è un centro di riferimento regionale, ha affrontato casi simili in passato, sebbene mai così complessi come quello di Ibrahim. Purtroppo, tutti i casi precedenti hanno avuto esiti fatali. Tuttavia, al momento, Ibrahim sta sorprendentemente resistendo contro ogni pronostico.

La sua battaglia per la vita continua e l’intero reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lecco è al suo fianco, offrendogli tutto il supporto necessario. Speriamo che Ibrahim possa superare questo momento difficilissimo e che presto possa tornare a vivere una vita normale. La sua storia ci ricorda quanto sia importante la determinazione e il lavoro di squadra nel campo della sanità, e ci fa riflettere sull’incredibile forza e resilienza dei giovani.

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