Il presidente della Comunità Militante dei Dodici Raggi, Alessandro Limido, è stato condannato a sei mesi di reclusione dalla Corte d’Appello del Tribunale di Milano per apologia del fascismo. Questa sentenza annulla il verdetto di primo grado emesso dal Tribunale di Varese che aveva assolto Limido dalle stesse accuse. La notizia è stata riportata da La Prealpina.

La condanna è legata al raid notturno organizzato dai militanti dell’associazione di estrema destra, con base ad Azzate, per “protestare” contro la presentazione del libro “Mussolini ha fatto anche cose buone” scritto da Roberto Filippi, che si è tenuta ad Azzate il 28 giugno 2019. Il raid, denunciato dal sindaco Gianmario Bernasconi, è avvenuto quattro giorni prima dell’evento. Azzate è stata tappezzata da striscioni e volantini che esortavano Filippi ad andarsene con il messaggio “Mussolini non si tocca”. Uno dei volantini era firmato dal “commissario del fascio di Azzate”. Secondo i giudici milanesi, questa incursione ha violato la legge Scelba e ha portato alla condanna di Limido. È molto probabile che questa sentenza sarà impugnata in cassazione.

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