Installata lo scorso settembre per offrire un servizio di ricarica per cellulari e computer, la colonnina situata accanto alla stazione Centrale di Treviglio si è trasformata in un punto di ritrovo per persone con problemi di vario genere. Il Comune è intervenuto prendendo una misura drastica.

Da lunedì, infatti, un cartello con la scritta “Impianto disattivato” è stato apposto sulla colonnina. Questa decisione è stata presa dopo che l’apparecchio era diventato un punto di ritrovo per i senzatetto che gravitano intorno alla stazione ferroviaria, causando spesso discussioni e scontri fisici. Un episodio particolarmente grave si è verificato la sera del 24 ottobre, quando è scoppiata una rissa tra una quindicina di immigrati. In quell’occasione, Salah Eddine Tazani, un marocchino di 25 anni senza documenti, ha colpito con un coltello un egiziano di 42 anni, causandogli una ferita al braccio. Poco prima, l’egiziano aveva colpito Tazani con un sasso, causandogli la frattura di una costola. Tazani è stato arrestato dalla polizia locale e presentato il giorno successivo al giudice. Ha ammesso di aver bevuto, ma ha negato le accuse, sostenendo di essersi difeso dall’egiziano che voleva aggredirlo. È emersa la centralità della colonnina di ricarica dal racconto del giovane, che subito dopo l’aggressione è riuscito a salire su un treno per Pioltello, ma è tornato a Treviglio nella stessa notte per poter utilizzare la colonnina.

L’apparecchio è stato installato all’inizio di settembre dall’amministrazione comunale di Treviglio con l’intenzione di offrire un servizio aggiuntivo ai viaggiatori della stazione ferroviaria. Oltre alla ricarica dei cellulari, la colonnina è attrezzata anche per le biciclette elettriche e i computer. Tuttavia, fin da subito molti pendolari hanno segnalato che l’area in cui è stata posizionata la colonnina era diventata inaccessibile a causa della presenza di persone senza fissa dimora. Ora è stata presa la decisione di disattivare l’impianto.

È importante prendere provvedimenti per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, ma sarebbe auspicabile trovare soluzioni alternative per offrire un servizio di ricarica utile ai viaggiatori senza creare disagi per le persone più vulnerabili. Speriamo che il Comune di Treviglio possa trovare una soluzione equilibrata per risolvere questa situazione.

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