Numeri da brivido

Il bilancio del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza della stazione di Edolo per il 2022 è allarmante: sette le vittime.

La stazione di Edolo ha effettuato, nel corso del 2023, un totale di 90 interventi, di cui 37 sulle piste da sci e 53 in ambiente alpestre (in collaborazione con la Protezione Civile).

I dati sono preoccupanti: 99 persone soccorse, di cui 64 ferite (35 sulle piste da sci), 15 illese, 17 decedute e 3 disperse (mai più ritrovate). Rispetto al 2022, i numeri sono peggiorati: lo scorso anno, sempre nella zona di Edolo, su 98 interventi (coinvolgenti 121 persone) ci furono 7 vittime, nessun disperso, 81 feriti e 33 illesi.

A livello nazionale, nel 2022, sono state recuperate ben 254 salme. I dati sono stati comunicati ieri dal tenente colonnello Mario Leone Piccinni della compagnia di Brescia della Guardia di Finanza. Di fronte a numeri così impressionanti, l’ufficiale ha voluto sottolineare che “la maggior parte di queste situazioni è causata dal comportamento avventato di persone che si avventurano in montagna senza capacità, esperienza e attrezzature adeguate”. Il suo messaggio, seppur implicito, è un invito alla prudenza, un monito rivolto a tutti affinché si affronti la montagna con consapevolezza dei pericoli che presenta.

Il capitano Matteo Boarelli, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Breno, a cui fa capo il Soccorso Alpino di Edolo, ha ricordato che il compito dei suoi uomini è di carattere interprovinciale, con competenza per il soccorso alpino non solo nel territorio bresciano, ma anche in quello bergamasco, mantovano e cremonese. Il 99% degli interventi riguarda le prime due province per ovvie ragioni di morfologia geografica.

Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza è stato istituito nel 1969 e conta 29 stazioni in Italia. È composto da personale altamente specializzato e dotato di mezzi adeguati all’attività, come tre elicotteri con verricello per il trasporto dei feriti, unità cinofile e strumentazioni tecnologiche moderne ed efficaci. Un esempio è il sofisticato sistema di localizzazione satellitare degli smartphone, di cui ormai nessuno, soprattutto chi si avventura in montagna, può fare a meno.

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