Nella mattina di venerdì 17 novembre, presso l’ISIS Bernocchi di Legnano, si è svolta una simulazione di un processo penale, guidata dalla magistrata Nicoletta Guerrero. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di interpretare i vari ruoli all’interno del processo, come il pubblico ministero, l’avvocato, il giudice e l’imputato.
L’iniziativa, promossa all’interno del progetto Legalità dalle professoresse Susi Ortolani e Bianca Maria Porfidia, si tiene ogni anno ed è un’importante occasione per i ragazzi per comprendere i principi e i meccanismi della giustizia penale. Nello stesso giorno delle celebrazioni in onore del giudice vittima di mafia Rosario Livantino, la dottoressa Guerrero ha tenuto una lezione speciale per gli studenti del Bernocchi.
Durante la simulazione, è stato analizzato un caso di molestie e stalking, che ha dato spunto per riflettere su un tema molto attuale, in vista della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre. Tutto si è svolto come in un vero processo, con il pubblico ministero, la parte civile, l’imputato e il suo avvocato, i testimoni che hanno prestato giuramento e si sono impegnati a dire la verità. L’imputato, invece, ha la facoltà di non rispondere e può dire qualsiasi cosa per difendersi. Il nostro sistema giudiziario è infatti garantista: l’accusa deve dimostrare la colpevolezza, si è innocenti fino a prova contraria e si ha sempre diritto a un avvocato difensore.
Di fronte a tre giudici, si sono susseguiti esami e controesami, si è valutata la credibilità dei testimoni, si sono evidenziate incongruità e si sono formulate le richieste di condanna o di assoluzione, fino alla lettura della sentenza. Alla fine dell’attività, la dottoressa Guerrero ha ricevuto i ringraziamenti degli studenti, che si sono impegnati con entusiasmo e immaginazione nei vari ruoli, portando alla sbarra testimoni particolari e importanti elementi di riflessione sui casi di violenza.
