Due adolescenti, di 14 e 15 anni, tornano a processo dopo aver compiuto un terribile omicidio. I due giovani, schiavi della droga sin dall’età di 11 anni, hanno inferto più di 30 coltellate a Cristian Sebastiano, un uomo di 42 anni, davanti alla sua abitazione. Inoltre, gli hanno rubato una dose di cocaina. Nonostante questo orrendo crimine, i due assassini sono attualmente in libertà a causa della scadenza dei termini di custodia cautelare.

La Corte di Assise di appello di Milano ha deciso di sottoporre i due ragazzi a una seconda perizia psichiatrica. Questo perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna inflitta loro in primo grado, a causa della mancanza di un adeguato supporto scientifico. Secondo l’esperto nominato dalla Corte minorile, le condizioni di disagio psichico dei due assassini influenzano la loro capacità di intendere e di volere. Gli avvocati dei minorenni avevano richiesto un’approfondita indagine sulla presunta infermità mentale causata dalle difficoltà di crescita personale e dall’abuso di droghe sin dall’adolescenza.

La Corte di Appello aveva nominato un perito psichiatrico che ha confermato la scarsa capacità dei due giovani di intendere e di volere. Tuttavia, secondo i giudici di appello, non sono state provate compromissioni psicopatologiche. Di conseguenza, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza e ha disposto un nuovo processo di appello.

Nella prossima udienza, fissata per il 20 settembre, verranno nominati due nuovi consulenti psichiatrici per valutare le condizioni mentali dei due assassini. Nel frattempo, i giovani sono tornati in libertà a causa della scadenza dei termini di custodia cautelare. Uno dei due si è volontariamente inserito in una comunità, mentre l’altro è tornato nel quartiere.

Inoltre, è in attesa del processo di appello richiesto da Giovanni Gambino, un 43enne vicino di casa e amico della vittima. Gambino è stato condannato a 30 anni di reclusione dalla Corte di Assise di Monza per complicità in omicidio volontario e rapina.

Questo caso tragico evidenzia la necessità di un’approfondita valutazione psichiatrica per i minori coinvolti in crimini così gravi. È fondamentale comprendere le condizioni di disagio psichico che possono influenzare le loro azioni e garantire che vengano prese le giuste misure per la loro riabilitazione e protezione della società.

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