Assolto Giovanni Gambino: Annullata la condanna per l’omicidio di Cristian Sebastiano

La Corte d’Appello ha assolto Giovanni Gambino, 44 anni, condannato in primo grado a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Cristian Sebastiano avvenuto il 29 novembre 2020 sotto i portici delle case popolari di via Fiume, nel quartiere San Rocco a Monza.

I giudici di secondo grado hanno ritenuto che non sia stata sufficientemente provata la responsabilità di Gambino, accusato dalla procura di Monza di essere il mandante dell’assassinio brutale, perpetrato materialmente da due minorenni del quartiere. Questi ultimi hanno colpito la vittima con una trentina di coltellate a causa di questioni legate allo spaccio di droga (Sebastiano era uno spacciatore di quartiere) e rancori personali.

Gambino, difeso dall’avvocato Stefano Gerunda, si trovava in carcere dal mese di aprile 2021 a causa di questa vicenda. Il processo si è basato principalmente su indizi, con numerose testimonianze reticenti raccolte soprattutto tra i giovani del quartiere periferico di Monza.

La sentenza di primo grado emessa dalla Corte d’Assise aveva ritenuto Gambino colpevole di aver ispirato l’omicidio, ma i giudici milanesi hanno annullato tale verdetto. Per quanto riguarda i due minori (14 e 15 anni all’epoca dei fatti) che hanno confessato l’omicidio (sebbene abbiano sempre sostenuto di voler solo rapinare la vittima della droga che aveva con sé), sono in attesa di un secondo processo d’appello dopo l’annullamento, da parte della Cassazione, delle precedenti condanne a 15 anni.

La decisione della Corte d’Appello ha suscitato diverse reazioni e dibattiti nella società, poiché l’assoluzione di Gambino ha sollevato dubbi sulla verità dei fatti e sulla reale responsabilità dei protagonisti di questa tragica vicenda. Sarà compito della giustizia fare luce su questa vicenda e garantire che la verità emerga in modo chiaro e inequivocabile.

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