La Guardia Costiera del Lago di Garda ha ricevuto questa mattina una nuova motovedetta, la CP 602, assegnata dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto di Roma su richiesta della Direzione Marittima di Venezia. Con questa aggiunta, sono ora otto i mezzi navali schierati dalla Guardia Costiera sulle tre sponde del lago di Garda: Salò per la sponda bresciana, Laziese per quella veneta e Torbole per quella trentina e l’alto Garda. Ciò è stato possibile grazie al Protocollo d’Intesa sottoscritto annualmente dalla Direzione Marittima, dalla Comunità del Garda, dall’Autorità di Bacino e dagli Ispettorati dei Porti di Verona e Trento, con il supporto finanziario della Regione Veneto, Lombardia e Provincia Autonoma di Trento.

Negli ultimi anni, a causa dell’aumento del traffico turistico e da diporto sul lago, il Corpo delle Capitanerie di Porto ha aumentato del 50% il numero di mezzi e di personale della Guardia Costiera. La Sala Operativa della Guardia Costiera coordina tutte le operazioni di soccorso sul lago, grazie anche al Protocollo d’intesa stipulato con le Prefetture di Brescia, Verona e Trento. Dal 2020 ad oggi, sono state coordinate 515 operazioni di soccorso dalla Sala Operativa, coinvolgendo non solo i mezzi navali della Guardia Costiera, ma anche altre forze come i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, la Polizia Provinciale, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana e organizzazioni di volontariato.

La motovedetta CP 602, con una velocità di 45 nodi, è una delle più veloci del Corpo delle Capitanerie di Porto ed è dotata di strumentazione radioelettrica per coordinare operazioni di soccorso di grande portata. Nei prossimi giorni, l’equipaggio della motovedetta CP 605 inizierà le attività di addestramento e ambientamento, che continueranno durante tutto il periodo invernale. Durante l’estate, l’unità verrà spostata nel porto di Desenzano per svolgere attività di vigilanza della navigazione e ambientale.

Nel prossimo novembre, la Comunità del Garda organizzerà una riunione per valutare le attività svolte dalla Guardia Costiera nel 2023 e per pianificare i rischieramenti delle unità navali e le necessità logistiche per le sedi di Desenzano, Lazise e Torbole nell’ambito del protocollo 2024.

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