22 novembre 2023

Una manifestazione a sostegno di Giulia Cecchettin e contro la violenza sulle donne si è svolta oggi nel centro di Milano. Centinaia di persone, soprattutto giovani e in maggioranza donne, hanno preso parte al corteo per protestare contro questo grave problema sociale.

In testa al corteo sventolava uno striscione con la frase “Se domani sono io, se domani non torno, sorelle distruggete tutto! Per Giulia e tutte le sorelle uccise”. Arrivati davanti al Tribunale di Milano, in corso di Porta Vittoria, i partecipanti hanno gridato con forza “non una di meno” e alcune attiviste hanno acceso dei fumogeni. Il corteo è poi proseguito verso piazza Cinque Giornate. Tuttavia, prima di arrivare a destinazione, le manifestanti sono passate davanti alla sede di Libero e da lì sono partiti fischi, schiamazzi e insulti di vario genere. Infine, si sono ritrovate in piazzale Oberdan a piazza Venezia, dove hanno potuto esporre le loro ragioni in modo più pacifico.

Coloro che lavorano per Libero sono stati definiti “fascisti, razzisti, sessisti, omofobi” e titolisti “di mer***a”, responsabili di una narrazione tossica, violenta e patriarcale. Ma le femministe anti-violenza (che non sembrano essere pacifiste, a giudicare dai loro slogan) hanno criticato anche lo Stato, gli insegnanti delle scuole pubbliche e le forze dell’ordine, considerandoli tutti “complici attivi” degli stupri e delle violenze.

La manifestazione di oggi dimostra ancora una volta la grande mobilitazione della società civile contro la violenza sulle donne. È importante che questi temi vengano affrontati e che si lavori per creare una società più sicura e rispettosa per tutte le donne.

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