Oscar Pistorius, l’ex campione paraolimpico che aveva colpito l’attenzione degli appassionati di sport, è stato condannato nel 2016 a 13 anni di carcere per l’omicidio della sua fidanzata, Reeva Steenkamp, che aveva brutalmente picchiato. La commissione per la libertà vigilata ha stabilito la sua liberazione per il 5 gennaio 2024.
Pistorius, che era famoso a livello internazionale, era diventato una leggenda dello sport correndo i 400 metri in 45 secondi e 44 centesimi alle Olimpiadi del 2012. Era il primo corridore olimpico con una doppia amputazione. Tuttavia, la sua carriera è stata oscurata dall’omicidio di Reeva Steenkamp, avvenuto nel 2013 nella loro casa il giorno di San Valentino. La giovane donna è stata uccisa nel bagno dell’appartamento della coppia, colpita da numerosi colpi di pistola.
La coppia sembrava essere in crisi da tempo a causa dei problemi di controllo della rabbia di Pistorius. Tuttavia, fin dall’inizio del processo, l’atleta ha sostenuto di essere stato svegliato da rumori provenienti dal bagno e di aver sparato pensando di trovarsi di fronte a un ladro.
La madre di Reeva non era presente all’udienza per la libertà vigilata che si è tenuta nella prigione di Atteridgeville, vicino a Pretoria, in Sudafrica. Tuttavia, ha scritto una lettera alla commissione per la libertà vigilata, esprimendo la sua non opposizione alla scarcerazione anticipata di Pistorius, ma chiedendo se l’uomo che ha ucciso sua figlia abbia ancora gravi problemi di controllo della rabbia e se verrà garantita sufficiente protezione per la sicurezza delle donne che potrebbero entrare in contatto con lui.
La scarcerazione di Oscar Pistorius è prevista per il prossimo 5 gennaio, suscitando diverse reazioni nell’opinione pubblica. Molti si chiedono se il campione sia davvero cambiato e se sia giusto concedergli la libertà condizionale prima della scadenza della sua pena.