Il presidio pro Palestina organizzato dai palestinesi di Milano ha trasformato la piazza antistante il Castello Sforzesco in una vera e propria medina. I manifestanti espongono slogan come “Palestina libera” e “rinchiudere gli israeliani in manicomio”. La colonna sonora del presidio, composta da canzoni arabe, contribuisce a creare l’atmosfera di un suk palestinese. Si sostiene la “resistenza di Gaza” e quella dei palestinesi attaccati da Israele, ovvero Hamas, senza nominare i terroristi ma esaltandoli. Si accusa anche i giornalisti di avere le mani sporche di sangue, negando qualsiasi dialogo con loro. Si afferma che Israele ha paura dei giovani palestinesi e che gli israeliani rapiti sono solo anziani, definendoli come “prigionieri di guerra”. Si sostiene che Israele sia malato e che dovrebbero essere tutti rinchiusi in manicomio. La manifestazione si concentra anche sugli avversari della causa palestinese, tra cui l’Europa, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il governo Meloni e il premier Netanyahu, gli Stati Uniti e gli Stati colonialisti. Si cerca di ribaltare la prospettiva dell’aggressione degli israeliani da parte di Hamas, sostenendo che i palestinesi abbiano ottenuto ciò che volevano, ovvero fermare i bombardamenti per avere i prigionieri di guerra. Si accusano anche i giornalisti di essere colpevoli. In questa manifestazione emerge la vera natura dell’organizzazione terroristica Hamas, che aleggia su tutto.