Violenza contro le donne: una giovane aggredita con l’acido ringrazia coloro che l’hanno aiutata

Dopo essere stata dimessa dall’ospedale Sant’Anna con una prognosi di venti giorni, la giovane di 23 anni che è stata aggredita con acido muriatico martedì 21 novembre nell’area industriale della città, ha risposto a alcune domande attraverso il suo avvocato. La donna ha subito ringraziato le persone che sono intervenute per aiutarla a placare l’aggressore, l’ex fidanzato di 25 anni che l’ha perseguitata con stalking e minacce per oltre un anno e che rimane in carcere. La sua storia è diventata nota a livello nazionale proprio nella settimana dedicata alla violenza contro le donne. Nonostante sia appena uscita dall’ospedale, la giovane ha accettato di parlare con il giornale La Provincia. La sua principale preoccupazione riguarda la sua salute. Fortunatamente, l’acido muriatico non ha causato danni gravi. La donna ha confermato di stare bene fisicamente, ma è ancora molto provata psicologicamente. Dimenticare sarà impossibile, ma ci vorrà tempo per superare il trauma. Nonostante una settimana terribile, la giovane riesce a vedere una luce. Se il suo ex compagno si è rivelato un soggetto estremamente pericoloso, come aveva ripetuto per mesi confidando le sue paure ad amici e colleghi, la società civile ha dato una risposta importante. La vittima, che vive a Erba e lavora in una grande azienda della città, è stata soccorsa da diverse persone quando è stata aggredita. Alcuni lavoratori hanno visto l’aggressore trascinare la ragazza per i capelli cercando di caricarla in macchina e sono intervenuti per difenderla. Hanno trattenuto l’aggressore fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Durante il ricovero in ospedale, la giovane ha raccontato la sua versione dei fatti alle autorità. Ci sarà un processo per l’aggressore, ma al momento la vittima vuole solo superare il trauma e ricostruire una vita senza paura. Questo perché l’aggressione di martedì 21 novembre è solo la punta dell’iceberg, l’epilogo di un anno segnato dalla paura, dalle minacce, dalle telefonate e dai messaggi continui. In questa settimana, le donne vengono invitate a denunciare i comportamenti violenti dei loro partner. La giovane ha avuto il coraggio di denunciare fin dall’inizio, rivolgendosi ai carabinieri alle prime avvisaglie di violenza e presentando più volte denunce nel corso dei mesi, l’ultima delle quali tre giorni prima dell’aggressione.

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