Un grave episodio di violenza di genere ha scosso Rozzano, ma per fortuna non si è trasformato in un femminicidio. La vittima è una donna di origine marocchina di 39 anni, aggredita dal marito con coltellate, calci e pugni. L’aggressione è avvenuta all’interno della loro abitazione in via dei Mandorli, durante una lite coniugale. La donna ha riportato diverse ferite alle gambe e alla testa a causa del coltello da cucina utilizzato dall’aggressore.

Dopo i primi soccorsi sul posto, la vittima è stata trasportata in codice rosso all’Ospedale San Carlo di Milano, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Durante l’aggressione, il figlio di 4 anni della coppia era presente e ha assistito alla terribile scena. Fortunatamente, è stato accudito da un appuntato dei carabinieri, che è riuscito a distrarlo facendolo giocare e guardare i cartoni animati sul cellulare.

Il marito aggressore, un uomo di 32 anni, è stato trovato sul posto ancora sporco di sangue ed è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, ovvero femminicidio. È stato condotto nel carcere di San Vittore. Non risultano denunce o precedenti interventi per maltrattamenti nei suoi confronti.

Questo episodio tragico e violento ci ricorda ancora una volta la gravità del problema del femminicidio, che purtroppo continua a colpire molte donne in Italia. È necessario che la società, le istituzioni e le forze dell’ordine si impegnino ancora di più per prevenire e contrastare questa forma di violenza di genere. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura di rispetto e parità tra uomini e donne, affinché nessuna donna debba mai vivere nel terrore di diventare vittima di un femminicidio.

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