Una donna impegnata nell’inserimento di dati nel suo tablet si è trovata di fronte a una scena sconcertante quando ha alzato gli occhi dallo schermo. Un uomo con i pantaloni abbassati cercava di attirare la sua attenzione con gesti offensivi. Questo è accaduto due giorni fa ad una dipendente della società Amga mentre stava effettuando delle rilevazioni al Parco Castello. Il fatto si è verificato nelle vicinanze dell’area cani che, nonostante l’ora (circa le 11:30), era stranamente deserta.
L’uomo, di età compresa tra i 50 e i 55 anni, con carnagione chiara, barba, giubbotto e pantaloni marroni, indossava un berretto nero con visiera. Nonostante la reazione spaventata della donna, l’uomo ha continuato fino a quando lei ha reagito insultandolo. Solo a quel punto, si è ricomposto e si è allontanato.
Inizialmente, la donna ha raccontato l’accaduto solo ai suoi colleghi, ma l’azienda l’ha poi invitata a denunciare l’episodio per proteggere eventuali altre vittime. Gli episodi di atti osceni in luogo pubblico, anche se non considerati reati, non devono essere sottovalutati, poiché possono essere segnali di comportamenti più gravi. Questo è quello che ci insegnano i recenti fatti di cronaca a livello nazionale.