SARONNO – “Ho scritto al Prefetto, visto che è inutile sentire il sindaco Augusto Airoldi che ormai fa scarica barile per ogni sua responsabilità sulla sicurezza. Ho riportato al Prefetto quanto mi è accaduto, ma è solo una delle tante storie che capitano a tanti pendolari che come me vivono a Saronno e lavorano altrove. Storie che sento sempre uguali da amici e conoscenti ormai da troppo tempo. Mi sono costretto a scrivere perché la misura è colma”.

Inizia così la nota condivisa nelle ultime ore dal coordinatore cittadino della Lega Angelo Veronesi.

Giovedì sera stavo tornando a casa dal lavoro dopo aver subito lo sciopero delle ferrovie e stavo procedendo dalla stazione di Saronno verso casa. Come tutte le sere ho incrociato sotto i portici di Corso Italia una persona che come tutte le sere procede in bicicletta zigzagando tra i pedoni sotto i portici.

Mercoledì sera la stessa persona in bicicletta stava per investire una signora sotto i portici. La signora ha avuto la forza di reagire e gli ha urlato contro. Io ero subito dietro e mi sono fermato per intervenire eventualmente, ma fortunatamente non è accaduto niente. Giovedì sera la stessa persona in bicicletta stava per investire me ed un’altra signora che avevo subito dietro. Non sono stato zitto ed ho sgridato anche io questa persona in bicicletta intimandogli di guardare dove andasse e di smetterla di comportarsi così.

La stessa persona che ora va in giro in bicicletta zigzagando tra le persone sotto i portici per provocarle e divertirsi è la stessa che fino al mese scorso sostava coi suoi amici in un bar del centro. Questa persona si comportava così anche un mese fa ed ancora prima. Nulla è cambiato, tranne il fatto che il bar del centro sia meno affollato.

Chiedo al Prefetto cosa dovrei fare la prossima volta che torno dal lavoro? Cambio strada per non avere problemi evitando corso Italia, oppure rischio di essere aggredito da questa persona o magari anche dai suoi amici e di dover essere costretto a reagire malamente? Oppure il Prefetto pensa di fare qualcosa di concreto? È un problema di tutti i pendolari e di tutte le commesse dei negozi del centro città che fanno percorso inverso ai pendolari.

Ad esempio cosa deve fare la signora che mercoledì sera ha dovuto urlare contro questa persona in bicicletta? Giovedì sera non l’ho vista, quindi avrà cambiato strada? La persona in bicicletta però non ha cambiato strada né modo di comportarsi. Ogni sera è uguale alla precedente. Continuando così però si rischia di continuare ad alzare l’asticella della sopportazione dei cittadini finché non scapperà qualche rissa perché qualcuno aggredito dovrà essere costretto a difendersi.

Nell’attesa che il Prefetto risponda a me, ai cittadini pendolari ed alle commesse, gradirei sentite anche i commenti del sindaco Augusto Airoldi e dell’ineffabile suo amico Pierluigi Gilli, tanto bravi a pontificare in Consiglio Comunale, ma inadatti a garantire la benché minima sicurezza in città. Io non cambio strada finché ci sarà qualche cittadino che torna a casa dal lavoro come me e rischia tutte le sere come me. Commenti.

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