Olgiate Comasco, una donna anziana di 92 anni è stata vittima di una truffa da parte di un ladro che si è fatto passare per un parente. L’uomo indossava una mascherina e un cappellino e ha ingannato la donna con una polverina.
Purtroppo, si tratta di un altro caso di truffa dell’acqua inquinata, in cui l’anziana è stata derubata della sua pensione e dei suoi gioielli. L’episodio si è verificato l’altro ieri pomeriggio, quando un uomo con cappellino e mascherina è riuscito ad entrare nell’abitazione della signora anziana. Sembrerebbe che la donna lo abbia scambiato per un parente, poiché indossava un copricapo simile a quello che solitamente indossa il parente che la visita abitualmente. Questo stratagemma, forse frutto di sopralluoghi, ha aiutato il truffatore a superare la resistenza della donna ad aprire la porta ad uno sconosciuto.
Una volta entrato in casa, il truffatore ha messo in atto il solito modus operandi della truffa dell’acqua contaminata. Ha detto di essere stato mandato dal Comune per effettuare controlli a causa di una presunta contaminazione dell’acqua. Ha fatto leva sui potenziali rischi connessi alla dispersione di sostanze tossiche presenti nell’acqua, che avrebbero potuto danneggiare irreparabilmente banconote e oro. Ha chiesto all’anziana di mettere al sicuro gioielli e denaro in una busta, da posizionare nel frigorifero. Per rendere credibile la messinscena dell’acqua inquinata e spaventare ulteriormente la vittima, il truffatore ha inserito in un bicchiere una polverina dall’effetto purificante, invitando la donna a berla. Probabilmente confusa dall’effetto della sostanza introdotta nell’acqua, la donna non ha più avuto la lucidità di capire di essere di fronte ad un truffatore e ha seguito le sue istruzioni senza opporre resistenza. Ha recuperato tutti gli oggetti d’oro che teneva nascosti in un luogo sicuro e li ha riposti nel frigorifero insieme ai soldi della pensione e ad altri contanti.
Una volta distratta l’anziana, il ladro si è impossessato del cospicuo bottino e si è allontanato rapidamente, facendo perdere le sue tracce. Per la donna è stato sconvolgente scoprire di essere stata derubata.
L’episodio è stato segnalato dal Controllo del Vicinato, che ha lanciato un appello affinché nessuno apra la porta a sconosciuti, soprattutto se si è soli, e affinché si informino gli anziani del rischio di cadere nelle trappole di questi individui malvagi. Il coordinatore del Controllo del Vicinato, Davide Riggi, si è detto amareggiato e ha dichiarato di fare il massimo per sensibilizzare e mettere in guardia gli anziani dalle truffe, ma purtroppo c’è sempre qualcuno che cade nella rete dei professionisti della truffa. Non si sa più cosa fare per evitare che altri anziani vengano derubati con questi meschini espedienti. Oltre all’attività del Controllo del Vicinato, il Comune aveva inviato in primavera 612 lettere ad altrettanti anziani che vivono da soli, per promuovere una campagna di sensibilizzazione contro le truffe il più capillare, mirata e incisiva possibile.