La morte di Giovanni Sclavi, avvenuta durante un’immersione nel mare Ligure, ha riportato l’attenzione sul relitto della petroliera Haven affondata nel 1991 davanti ad Arenzano (Genova). Il sub, originario di Stradella e di 43 anni, è deceduto nonostante l’allarme immediato dei compagni d’immersione e i tentativi di salvataggio da parte dei vigili del fuoco sommozzatori e dell’elicottero della Guardia Costiera.

L’allarme è scattato oggi, domenica 3 dicembre, verso mezzogiorno. Al momento, l’ipotesi più probabile è che il sub pavese sia stato colpito da un malore durante l’immersione, una situazione che purtroppo si è già verificata in passato nello stesso sito. Nel maggio del 2017, infatti, un 45enne svizzero guida subacquea perse la vita in modo simile. Nel maggio di due anni prima, nel 2015, furono due gli olandesi di 49 e 53 anni che persero la vita, probabilmente a causa di un malfunzionamento delle bombole. Sempre nello stesso anno, ad aprile, un altro sub svizzero di 34 anni morì durante un’immersione per vedere la Haven.

La tragedia di oggi si aggiunge a una lunga lista di incidenti legati al naufragio della superpetroliera Haven, che ha causato la morte di cinque membri dell’equipaggio. La Guardia Costiera sta ancora indagando per determinare le cause e le eventuali responsabilità dell’accaduto.

Questo tragico episodio pone l’attenzione sulla sicurezza delle immersioni in relitto e sull’importanza di adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare incidenti. È fondamentale che i subacquei siano adeguatamente addestrati e preparati, che le attrezzature siano in buone condizioni e che vengano rispettate tutte le norme di sicurezza.

La morte di Giovanni Sclavi rappresenta una grande perdita per la comunità di Stradella e per tutti coloro che lo conoscevano. La sua passione per l’immersione e la sua voglia di esplorare il relitto della Haven resteranno nella memoria di tutti. È importante che questa tragedia sia un monito per tutti coloro che praticano l’immersione, affinché si possano evitare futuri incidenti e tragedie simili. La sicurezza deve sempre essere la priorità assoluta.

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