Un evento che ha segnato la vita di padre Aristide e ha contribuito a forgiare il suo spirito indomito e la sua fede nella Provvidenza. Questo è come Rosanna Pirovano, presidente dell’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano, ha definito l’arresto di padre Aristide il 7 dicembre 1943, all’inizio della Messa celebrata questa mattina per ricordare l’80° anniversario di quell’evento.

“Padre Aristide è stato una luce, anche a San Vittore, come nella sua comunità e nelle missioni in cui ha operato”, ha dichiarato don Marco Recalcati, cappellano del carcere, che ha presieduto la Messa. La celebrazione è stata concelebrata dal prevosto di Erba, monsignor Angelo Pirovano, e da padre Paul Prashant, un missionario indiano del PIME che sta per partire per le Filippine e ha scritto la sua tesi di licenza proprio su padre Aristide. Oltre al consiglio direttivo degli Amici, erano presenti rappresentanti della comunità civile ed ecclesiale di Erba.

È stata una mattinata intensa, iniziata prima dell’alba con la partenza in pullman da Erba. All’arrivo a Milano si sono uniti al gruppo i familiari di padre Aristide, Alessandra Capé, presidente della Fondazione Marcello Candia, e Cesare Grampa, direttore del Centro di cultura Gianfranco Puecher. All’ingresso del carcere i partecipanti sono stati accolti da Claudio Oliva, diacono permanente. Una volta all’interno, Oliva ha accompagnato il gruppo attraverso il 1° Raggio fino alla rotonda nella quale convergono i sei raggi del reparto maschile, dove, dopo alcune prove del coro, è iniziata la Messa.

Subito dopo la benedizione, ha preso la parola la presidente Pirovano, che ha ricordato la motivazione dell’arresto di padre Aristide, la sua azione clandestina a favore di ebrei e antifascisti, naturale espressione del suo impegno per i deboli e i perseguitati. Ha anche ricordato i tre mesi di carcere in cui padre Aristide ha resistito alle violenze e alle torture dei nazifascisti che volevano ottenere informazioni da lui. La sua liberazione è avvenuta grazie all’intervento del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, Arcivescovo di Milano.

Al termine della Messa, don Marco ha invitato tutti i presenti a pregare per i detenuti e per il personale di San Vittore, richiamando l’auspicio espresso da Rosanna Pirovano nel concludere il suo intervento: “Che lo slancio caritativo di padre Aristide accompagni e protegga tutti noi e tutte le persone che vivono e lavorano in questo carcere”.

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