Tragedia sul Monte Legnone: uomo di 51 anni muore in una caduta

Un uomo di 51 anni, di origini milanesi ma residente a Sirone, è la vittima di una caduta fatale avvenuta ieri, domenica, sul Monte Legnone, nella zona di confine tra le province di Lecco e Sondrio.

L’uomo stava percorrendo l’antica strada militare che sale da Pagnona insieme ad alcuni conoscenti incontrati durante l’ascesa, toccando anche il rifugio Griera. Si trovava poco sotto i 2.610 metri della vetta quando è precipitato in una zona particolarmente impervia sul versante del monte che guarda verso i laghi di Deleguaggio, nel territorio comunale di Pagnona. L’allarme è stato lanciato intorno alle 13.40 da alcuni alpinisti che hanno assistito alla caduta. La richiesta di soccorso è stata raccolta dalla sala operativa del 112 e sono stati immediatamente mobilitati l’elisoccorso di Sondrio e una squadra del Soccorso alpino di Morbegno, poi sostituita dalla squadra di Premana per competenza territoriale.

Le operazioni di soccorso sono state complicate a causa della zona impervia e pericolosa in cui è avvenuto l’incidente. Purtroppo, una volta raggiunto l’alpinista precipitato, il medico ha potuto solamente constatarne il decesso a causa dei gravi traumi riportati nella caduta tra rocce e ghiaccio. Il recupero della salma è stato altrettanto complesso e la salma è stata poi trasportata fino all’elisuperficie di Premana, dove erano presenti il personale del Soccorso alpino e i Carabinieri. L’intervento si è concluso solo intorno alle 16.30, quasi tre ore dopo la prima chiamata di soccorso.

Nella giornata di ieri, sul monte Legnone e su tutte le montagne del Lecchese, nonostante il sole splendente, le temperature erano particolarmente rigide e l’ambiente severo a causa della presenza di ghiaccio e della neve caduta il sabato precedente. Nonostante l’uomo indossasse adeguatamente i ramponi, ciò non è bastato a evitare la tragedia.

Questo è solo l’ennesimo dramma che si consuma sulle montagne della Valvarrone. La passata stagione invernale è stata segnata da diversi incidenti mortali nella zona dei laghi di Deleguaggio e sul Pizzo Alto, che insieme al Legnone è una delle vette più ambite e pericolose del territorio. Come sempre, in questo periodo non mancano gli appelli alla prudenza e la raccomandazione di affrontare la montagna in inverno con attrezzatura adatta e competenze alpinistiche adeguate. Non va dimenticato che neve e ghiaccio, sebbene rendano ancora più belle le vette lecchesi, le rendono particolarmente insidiose.

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