Un’avvocatessa di Varese è stata accusata di patrocinio infedele e truffa dalla Procura locale. Secondo l’accusa, la professionista avrebbe ricevuto dei soldi dal suo cliente senza svolgere correttamente il suo lavoro legale.
Le due vicende, seppur separate, presentano accuse simili: la professionista avrebbe trascurato i suoi doveri nei confronti dei suoi clienti e li avrebbe poi ingannati.
Il primo caso riguarda un uomo di 71 anni che nel 2016 aveva affidato all’avvocatessa le pratiche per ottenere il divorzio e per opporsi a un pignoramento da parte del coniuge. Secondo l’accusa, la professionista si sarebbe limitata a richiedere il pagamento delle spese, senza portare avanti le pratiche richieste. Il cliente avrebbe pagato un totale di 800 euro.
Il secondo caso riguarda invece una donna del 1967 che nel 2018 si era rivolta all’avvocatessa per tutelarsi dopo essere stata morsa dal cane di una coppia e aver riportato lesioni. Anche in questo caso, secondo l’accusa, l’avvocatessa avrebbe chiesto dei soldi e avrebbe fornito “false comunicazioni” sull’andamento delle procedure. Il danno sarebbe stato quantificato in 3.200 euro, compresa la parcella dell’avvocatessa.
I procedimenti legali nei confronti dell’avvocatessa devono ancora iniziare e sarà in quella sede che si dovranno trovare prove riguardo alle presunte azioni illegali attribuite all’imputata. L’avvocatessa è difesa dagli avvocati Federica Esposito e Luca Raviola. Nel frattempo, le due persone che avrebbero subito i raggiri si sono costituite parte civile con l’assistenza dell’avvocato Monica Mina.