Un cittadino mantovano è stato fermato a Messina con oltre 30 chili di hashish. Ha cercato di eludere i controlli delle Forze dell’Ordine nascondendo la droga in uno scatolone finto etichettato come “caffettiere dalla Cina”. Tuttavia, il fiuto del cane antidroga Edipo della Guardia di Finanza di Messina ha subito individuato la sostanza illecita.

All’interno dello scatolone, le Fiamme Gialle hanno trovato una quantità considerevole di hashish, suddiviso in panetti per un peso totale di circa 30 chilogrammi. Il proprietario del pacco è stato fermato e si tratta di un cittadino mantovano di origini albanesi, che aveva dichiarato di essere diretto in Sicilia per un lavoro presso un’azienda agricola nel ragusano.

I sospetti nei confronti dell’uomo erano nati dal fatto che viaggiava su un veicolo noleggiato e che, a parte il pacco di hashish, non aveva bagagli. All’interno dello scatolone, le Fiamme Gialle hanno individuato 296 panetti di hashish, accuratamente avvolti con nastro per imballaggi, contraddistinti da due diversi loghi che probabilmente servivano per distinguere la qualità della droga.

Sono state effettuate analisi chimiche sui campioni di sostanza presso i laboratori dell’Università di Messina, confermando che l’hashish aveva un alto tasso di principio attivo e che avrebbe permesso la realizzazione di oltre 324mila dosi, con un potenziale guadagno di oltre 300mila euro.

Sulla base delle indagini, l’individuo è stato arrestato e associato alla casa circondariale di Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria locale. L’uomo aveva anche precedenti per reati legati agli stupefacenti nella zona di Piacenza.

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