L’opera inaugurata a Saltrio, in provincia di Varese, rappresenta un importante momento di commemorazione e riflessione sulla tragedia vissuta dalla famiglia Segre durante la Seconda Guerra Mondiale. L’installazione, composta da impronte rosse e scure su un percorso che porta ad un binario e un cancello, simboleggia il tragico respingimento dei Segre alla frontiera svizzera nel 1943, che segnò l’inizio del loro percorso verso il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
La cerimonia di inaugurazione si è svolta sotto una fitta nevicata, vicino alla cava di arenaria “Salnova”. Il percorso, chiamato “Sentiero del Silenzio”, è stato seguito da Liliana Segre, figlia di Alberto Segre, e da suo figlio Alberto Belli Paci, senza pronunciare una parola, in segno di rispetto e memoria.
Durante l’inaugurazione, il sindaco di Saltrio Maurizio Zanuso ha espresso la sua emozione e ha sottolineato l’importanza di coltivare la memoria e la consapevolezza collettiva attraverso l’arte. Inoltre, ha ricordato che Liliana Segre ha ricevuto una “distinzione comunale straordinaria” dalla cittadina svizzera di Mendrisio per il suo impegno nella testimonianza della Shoah.
Questa non è la prima installazione dedicata alla storia dei Segre a Saltrio. Nel 2022, un’altra opera è stata dedicata a coloro che cercavano la salvezza nei boschi di confine durante la persecuzione nazifascista. Liliana Segre ha sottolineato che la memoria ha bisogno di un’integrazione morale e culturale, che solo l’arte può garantire.
Quest’opera a Saltrio rappresenta quindi un importante momento di commemorazione e riflessione sulla Shoah e sulle tragedie vissute dalla famiglia Segre durante la Seconda Guerra Mondiale. La memoria di questi eventi deve essere coltivata e tramandata alle future generazioni per evitare che si ripetano simili orrori.
