Rapporti tesi: un altro episodio di violenza domestica

Brescia, 7 febbraio 2016 – La gelosia spesso può offuscare la mente e portare a gesti estremi. È quanto accaduto l’altra sera ad Artogne, quando un uomo ha aggredito la moglie nella casa che dividevano. Prima l’ha spinta dalle scale, poi ha cercato di strangolarla. Fortunatamente, l’intervento tempestivo di alcuni parenti ha salvato la vita alla donna. I rapporti tra i due, entrambi romeni, si erano fatti più tesi da qualche settimana.

L’uomo, di 53 anni e residente ad Artogne da parecchio tempo, e la moglie, di due anni più giovane, litigavano praticamente ogni giorno. Entrambi operai e genitori di due figli maggiorenni, sembrava che la convivenza fosse diventata insostenibile. L’ultima lite è avvenuta mercoledì sera, quando il marito ha aggredito violentemente la donna. Solo le urla e le richieste di aiuto hanno attirato l’attenzione dei parenti che abitano nelle vicinanze e che sono riusciti ad intervenire in tempo.

I soccorsi sono giunti poco dopo e l’uomo è stato fermato dai carabinieri. Venerdì è scattato l’arresto e l’uomo è stato condotto nel carcere di Canton Mombello a Brescia. L’accusa è di tentato omicidio aggravato dal rapporto di parentela. La moglie, invece, è stata portata in ospedale a Esine per ricevere le cure necessarie. I medici hanno riscontrato diverse ferite, tra cui ecchimosi al collo e ferite al cavo orale, causate dal tentativo di strangolamento.

Questo episodio di violenza domestica si aggiunge ad un fatto di sangue avvenuto pochi giorni fa a Brescia. Lunedì sera, infatti, un uomo ha ucciso la moglie con coltellate e poi si è tolto la vita schiantandosi contro un tir. Questi episodi drammatici mettono in luce una problematica sempre più diffusa, che necessita di una presa di coscienza e di interventi concreti per prevenire e contrastare la violenza domestica.

La situazione è così grave che oggi pomeriggio si terranno i funerali della donna uccisa, mentre quelli dell’uomo si svolgeranno in forma più strettamente familiare. È necessario che la società e le istituzioni si mobilitino per affrontare questo fenomeno, garantendo la sicurezza e il benessere delle persone all’interno delle proprie case. Solo attraverso una presa di coscienza collettiva e una maggiore attenzione verso queste problematiche sarà possibile porre fine a questa triste realtà.

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