Il processo per l’omicidio di Carmela Fabozzi, una pensionata di 73 anni, è in corso davanti alla Corte d’assise del tribunale di Varese. Durante l’udienza di oggi, l’avvocato della difesa ha chiesto di ascoltare una donna che avrebbe visto la vittima viva la mattina del 22 luglio 2022, ora compatibile con il momento della sua morte. Inizialmente, questa donna non era stata citata come testimone.
La Procura di Varese ha ritenuto che l’audizione di questa donna sia superflua, poiché le sue dichiarazioni durante le indagini sarebbero state smentite dalle immagini delle telecamere analizzate dagli inquirenti. Secondo l’accusa, Carmela Fabozzi si trovava nella sua casa intorno alle 10 del mattino del 22 luglio 2022, quando è stata colpita a morte con un pesante vaso di vetro.
Sul vaso, trovato sporco di sangue sulla scena del crimine, sono state isolate le impronte digitali dell’uomo attualmente sotto processo. Tuttavia, alcuni dettagli sulla composizione dell’oggetto, emersi durante l’audizione dei carabinieri, non hanno convinto la difesa. Pertanto, la difesa ha chiesto di poter visionare il vaso per verificare la presenza di “parti appuntite” non menzionate nella documentazione dei Ris di Parma.
Il vaso e l’agenda sequestrata a Sergio Domenichini il giorno dell’arresto saranno portati in aula. L’imputato stesso ritiene che tra le pagine dell’agenda ci siano informazioni utili per la sua difesa. Domenichini, che si trova in carcere dal 19 agosto dello scorso anno, si è dichiarato innocente e potrebbe fornire la sua versione dei fatti prima della chiusura del dibattimento.