Sentenza nell’appello bis, nel 2022 condanna scesa a 28 anni

La Corte d’Assise d’appello di Milano ha emesso una sentenza nel processo d’appello bis riguardante il caso di Alijca Hrustic. L’uomo di 29 anni era stato accusato di aver ucciso suo figlio di 2 anni e 5 mesi nel maggio 2019. La sentenza originale del primo grado lo aveva condannato all’ergastolo per tortura aggravata dalla morte voluta e maltrattamenti.

Tuttavia, la Cassazione ha stabilito che era necessario un nuovo processo di secondo grado per rivalutare le accuse di tortura e omicidio volontario, oltre a quella di maltrattamenti. Pertanto, la sentenza d’appello del marzo 2022 è stata annullata con rinvio.

Nel nuovo processo d’appello bis, la Corte d’Assise ha ritenuto Alijca Hrustic colpevole di tortura aggravata dalla morte voluta e maltrattamenti, confermando così la gravità dei reati commessi. Tuttavia, la pena è stata ridotta da ergastolo a 28 anni di reclusione per l’imputato.

Questa sentenza rappresenta un’importante decisione della giustizia italiana nel perseguire e punire i responsabili di crimini così gravi come la tortura e l’omicidio volontario. La riduzione della pena potrebbe essere dovuta a diversi fattori, come ad esempio l’analisi delle prove presentate nel nuovo processo d’appello bis.

Resta comunque il fatto che un bambino di soli 2 anni e 5 mesi è stato vittima di un atto così brutale e inumano. La società deve riflettere su come prevenire e contrastare simili tragedie, proteggendo i più vulnerabili e garantendo loro una vita sicura e serena.

La sentenza definitiva è stata emessa il 13 dicembre 2022. La famiglia della vittima potrà finalmente ottenere una forma di giustizia, anche se nulla potrà mai restituire loro il loro amato figlio.

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