Oggetti trovati nell’appartamento di Milano potrebbero essere stati utilizzati come arma per uccidere Fiorenza Rancilio. I carabinieri di Milano, insieme al pm Ilaria Perinu, stanno attualmente valutando questi oggetti al fine di accertare la loro compatibilità con le ferite riportate dalla vittima. Nel frattempo, la Procura sta prendendo in considerazione quali provvedimenti adottare nei confronti del figlio, trovato in uno stato confusionale accanto al corpo senza vita della madre.

L’appartamento in cui è stata trovata la donna di 73 anni si trova al nono piano di un edificio nel centro di Milano ed è molto grande e protetto da sistemi di sicurezza. Dalle prime indagini non sono emersi segni di effrazione né alle porte né alle finestre. La domestica è stata quella che ha dato l’allarme. Secondo le prime ricostruzioni, la morte risalirebbe a diverse ore fa, probabilmente questa mattina.

Il corpo della donna era coperto e accanto ad essa si trovava il figlio, in uno stato di confusione tale da non riuscire quasi a parlare e quindi incapace di rispondere alle domande degli investigatori. Gli inquirenti stanno esaminando la documentazione medica trovata nell’abitazione al fine di capire se la vittima soffrisse di problemi psichici, come sembra probabile. Inoltre, stanno esaminando alcuni oggetti per verificare se siano stati utilizzati per commettere il crimine e se siano stati puliti o meno, dal momento che non sono visibili segni di sangue.

Nelle prossime ore, il pm dovrebbe prendere delle decisioni riguardo al caso.

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