Aggressione all’arbitro durante una partita di calcio: decisioni drastiche e impopolari.

Nel campo di via Botticelli, il direttore di gara è stato aggredito e successivamente dimesso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

Il primo tempo, secondo quanto si è appreso, non era ancora finito. E per quell’incontro non avrebbe mai avuto una fine. Quella che è finita sul campo dell’oratorio delle due Sante a San Polo è sicuramente la civiltà, stroncata da una testata che un giocatore ha dato all’arbitro durante una partita di calcio a 7 del Csi.

Non ci sono state conseguenze gravi per questo gesto violento. È stato comunque necessario ricoverare in ospedale il direttore di gara, che è stato medicato, sottoposto ad accertamenti e dimesso dopo alcune ore. Ma non è solo l’aspetto delle condizioni di salute ad essere importante in una situazione del genere. I carabinieri della compagnia di Brescia si stanno interessando al caso, intervenendo venerdì sera 15 dicembre, poco dopo l’accaduto.

La partita si stava svolgendo tra la squadra dell’oratorio delle due Sante e quella di Lamarmora. La testata, sembra non ci siano dubbi, è stata data da un giocatore ospite. Non c’è stata nessuna rissa in campo, solo un comportamento violento nei confronti dell’arbitro da parte di uno dei giocatori. Le cause di questo gesto devono ancora essere definite. Tra le persone che hanno vissuto con grande sconforto quanto accaduto venerdì sera c’è Emilio Scalfi, presidente provinciale del Csi.

In realtà non solo sconforto, ma anche rabbia e l’intenzione di prendere decisioni importanti senza aspettare oltre. “L’altra sera – racconta – sono stato in ospedale ad attendere la mamma dell’arbitro e mi sono sentito un uomo piccolo piccolo. Prenderemo decisioni drastiche e impopolari. Quanto accaduto alle due Sante ha fatto traboccare il vaso”. Inoltre, quella di venerdì sembra essere stata una serata davvero pesante per quanto riguarda il rispetto dell’avversario: “In un altro campo c’è stata una rissa tra giocatori, mentre dopo un’altra partita dirigenti e giocatori di una squadra sono stati aspettati dagli avversari che gli hanno contestato di aver fatto una partita ‘troppo maschia’. Tutto ciò non ha senso, a pochi giorni dal Natale e in un contesto sportivo come quello del Csi”.

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