Il settore elettrotecnico ed elettronico a Saronno è stato rappresentato da diverse aziende, tra cui la Fimi Phonola, la Lesa, la Incis e la Wundercart. Ognuna di queste aziende ha contribuito alla produzione di apparecchi radio e ha avuto un ruolo importante nella storia industriale della città.

La Lesa, fondata nel 1929 a Milano da Nello Meoni e Luigi Masseroni, ha prodotto una vasta gamma di prodotti, tra cui fonografi, registratori, giradischi, macchinari elettrici e piccoli elettrodomestici. Grazie alla qualità dei suoi prodotti e alla cura dei dettagli, l’azienda ha avuto successo sia in Italia che all’estero, esportando soprattutto in Germania e in Nord America. Inoltre, la Lesa si è distinta per l’attenzione verso il benessere dei dipendenti, offrendo corsi di formazione, programmi di sostegno per i meno abbienti e organizzando attività ricreative per i figli dei dipendenti. Purtroppo, a causa di una lunga crisi, l’azienda è stata costretta a dichiarare fallimento nel 1971.

La Incis, fondata nel 1953 dai fratelli Renato e Mario Seregni, si è specializzata nella produzione di registratori a nastro, fonovaligie e autoradio. Grazie all’innovazione e alla qualità dei suoi prodotti, l’azienda ha avuto successo sia in Europa che in altri continenti, esportando in paesi come Inghilterra, Francia, Sud Africa e Medio Oriente. La Incis è stata particolarmente conosciuta per i suoi registratori ad uso professionale, utilizzati nei tribunali per l’audio-verbalizzazione. Nonostante il successo iniziale, l’azienda ha subito una crisi negli anni ’60 e ha chiuso nel 1967.

La Wundercart è stata fondata nel 1950 da Paolo Cartabbia, ex dipendente di un’altra azienda elettronica di Milano. Inizialmente, l’azienda produceva apparecchi radio artigianali che venivano venduti principalmente a Milano e Torino. Successivamente, Cartabbia ha stretto una partnership con Enrico Ceriani, ex dipendente della Fimi, e insieme hanno fondato la Wundercart Srl. L’azienda ha prodotto radio per diversi marchi e ha avuto un buon successo sia in Italia che all’estero, esportando i propri prodotti in paesi come Germania, Austria, Turchia, Israele e Sud America. Tuttavia, negli anni ’60 l’azienda ha iniziato a sperimentare una crisi e ha chiuso nel 1967.

Queste tre aziende, insieme alla Fimi Phonola, hanno contribuito allo sviluppo del settore elettrotecnico ed elettronico a Saronno, creando prodotti di qualità e offrendo opportunità di lavoro per molti cittadini. Nonostante le difficoltà incontrate nel corso degli anni, il loro contributo alla storia industriale della città è indiscutibile. Oggi, il Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese conserva la memoria di queste aziende e del loro importante ruolo nella vita economica e sociale di Saronno.

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