Il clima anomalo e le forti raffiche di vento stanno caratterizzando i giorni prima di Natale in molte regioni dell’Italia centro-settentrionale, compresa la Lombardia. Secondo un monitoraggio della Coldiretti su dati Eswd (European Sever Weather Database), in un solo giorno si sono verificate 22 tempeste di vento con blackout, alberi abbattuti, rami spezzati, tetti scoperchiati e strade interrotte. Questo avviene alla fine di un autunno che, dal punto di vista climatologico, è stato classificato come il più caldo di sempre dal 1800, con una temperatura di 2.1 gradi superiore alla media storica secondo Isac Cnr.

Nella giornata di ieri, in Lombardia, sono state particolarmente colpite dalla tempesta di vento la Valtellina e la Valchiavenna. A Livigno, le raffiche sono arrivate a toccare punte di oltre 170 km/h, causando una bufera di neve e la chiusura del passo alpino del Foscagno per gran parte del pomeriggio, con conseguenti disagi per la circolazione. Anche a Bormio, le raffiche di vento hanno raggiunto i 101 km/h.

Oggi la situazione è notevolmente migliorata e la strada è stata riaperta, ma il vento continua a farsi sentire, soprattutto in quota. La cabinovia del Mottolino a Livigno è ferma a causa del vento in cima alla montagna. Anche in Valmalenco, gli impianti di risalita sono chiusi a causa del forte vento. Tuttavia, a valle si registrano temperature quasi primaverili, come segnalato dall’associazione sportiva Valmalenco Verticale.

A Porlezza, nel Comasco, il vento della scorsa notte ha abbattuto la copertura di un campo di calcio a cinque. Nel pomeriggio di ieri, la Protezione Civile lombarda ha emesso un’allerta arancione per il rischio di incendi boschivi, soprattutto nelle zone Lario, Prealpi bergamasche, Mella Chiese e Garda, e localmente nel resto della fascia pedemontana o di Prealpi meridionali. Questo a causa del recente forte disseccamento superficiale e dei persistenti venti di foehn.

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