Dopo lo smottamento di Albogasio avvenuto l’11 novembre scorso, due famiglie si trovano ancora lontano da casa. Una delle famiglie, guidata da Mario Pellegrini, ha espresso la sua indignazione riguardo alla mancanza di azioni da parte delle autorità: “La situazione è imbarazzante, non è stato fatto nulla finora. Hanno tagliato alcune piante lungo il pendio e messo reti paramassi, ma non abbiamo ancora visto lavori di messa in sicurezza per consentire il nostro ritorno a casa. Sembra che nessuno si prenda la responsabilità e, nonostante le nostre richieste di informazioni sui tempi, nessuno ci dà risposte. Dopo un mese e mezzo, non so ancora quanto tempo dovrò rimanere lontano da casa”.

Lo smottamento è stato causato da una proprietà privata e gli ispezioni effettuate hanno evidenziato la necessità di interventi complessi per garantire la sicurezza. Sei famiglie, compreso il sindaco Laura Romanò, hanno dovuto lasciare le loro case nella zona sottostante, poiché la strada comunale via D’Annunzio, che consente l’accesso alle abitazioni di una ventina di famiglie, è stata invasa da detriti. Pellegrini insiste sul fatto che i lavori non stanno procedendo e che se le condizioni meteorologiche dovessero cambiare, potrebbero rimanere fuori casa fino a Pasqua.

L’amministratore del complesso immobiliare da cui è partita la frana, Roberto De Lorenzi, fa il punto sulla situazione: “La prima parte degli interventi è stata completata, con la pulizia dell’area colpita dalla frana, la messa in sicurezza della zona meno pericolosa e il ripristino completo dell’illuminazione dell’intera Valsolda grazie alla linea dell’alta tensione. Anche via D’Annunzio è stata liberata, sebbene sia ancora vietato il transito a causa del rischio di caduta di materiali”.

De Lorenzi spiega che nei prossimi giorni potrà rientrare la quinta famiglia evacuata, ma la situazione sopra l’abitazione della famiglia Pellegrini è la più complicata: c’è un pezzo di muro a rischio di crollo e la parete soprastante è verticale, quindi è necessario calarsi dall’alto per lavorare. È una situazione delicata e, nonostante si stia lavorando senza perdere tempo, non è ancora possibile stabilire una data precisa per il ritorno in sicurezza della famiglia nella propria casa. Lo stesso vale per i proprietari degli undici appartamenti del complesso immobiliare amministrato da De Lorenzi, di cui quattro sono residenti.

In conclusione, la situazione rimane alquanto delicata per le famiglie evacuate a causa dello smottamento di Albogasio. Nonostante i lavori di messa in sicurezza siano in corso, le famiglie continuano a vivere lontano da casa, senza una data certa per il loro ritorno. Si spera che le autorità competenti accelerino i lavori e forniscono risposte concrete alle famiglie coinvolte.

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