L’errore di stampa sul calendario del 2024 ha sollevato una denuncia da parte del sindacato Fp Cgil. Sono stati stampati cinquemila calendari della polizia locale di Milano con novembre di 31 giorni e dicembre di 30. Il segretario della Fp Cgil milanese, Giovanni Molisse, commenta che non si può incolpare il personale incaricato di queste attività, ma critica la superficialità con cui vengono gestite anche le piccole cose dal Comando. Anche il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, rilancia la denuncia, sottolineando come se il Comando non riesce nemmeno a stabilire quanti giorni hanno i mesi dell’anno, come può garantire la sicurezza dei cittadini milanesi?
Questo errore di stampa solleva delle riflessioni sulle competenze e l’organizzazione all’interno del Comando di piazza Beccaria. Come è possibile che un’istituzione così importante come la polizia locale non riesca nemmeno a stampare correttamente un calendario? Questo episodio mette in discussione la capacità del Comando di garantire la sicurezza dei cittadini, se non riesce a gestire correttamente anche le piccole cose.
È importante che le istituzioni si prendano cura di ogni dettaglio, anche quelli apparentemente insignificanti come la stampa di un calendario. La superficialità con cui sono state gestite queste attività è inaccettabile e dimostra una mancanza di rigore e attenzione che non possono essere ammesse in un’istituzione così importante come la polizia locale.
È necessario che il Comando di piazza Beccaria prenda provvedimenti per evitare che episodi del genere si ripetano in futuro. È fondamentale garantire la correttezza e l’efficienza delle attività svolte dalla polizia locale, altrimenti si mette a rischio la sicurezza dei cittadini e si mina la fiducia nella stessa istituzione.
Speriamo quindi che questo errore di stampa venga preso seriamente in considerazione e che si adottino le misure necessarie per evitare che simili episodi accadano in futuro. La sicurezza dei cittadini è un diritto fondamentale e non può essere messa a rischio a causa di errori banali come la stampa di un calendario.