Primo trapianto pediatrico a cuore fermo in Italia: un importante traguardo raggiunto dall’équipe del Centro trapianti di cuore del polo orobico, diretto da Amedeo Terzi, in collaborazione con i specialisti del dipartimento Cardiovascolare dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Questa metodica di prelievo, introdotta di recente, era stata finora applicata solo su pazienti adulti, ma ora è stata utilizzata con successo su un bambino di 7 anni.

L’operazione è stata compiuta dopo tredici ore di lavoro ininterrotto da parte del team medico, dalle 9 del mattino alle 10 di sera di giovedì. L’autorizzazione a procedere è stata concessa all’ospedale bergamasco solo di recente dal Centro nazionale trapianti, rendendolo uno dei pochissimi centri in Italia ad aver ottenuto tale autorizzazione.

Il bambino di 7 anni che ha ricevuto il cuore soffriva di una miocardiopatia dilatativa, che aveva reso necessario il suo inserimento nella lista d’attesa per un trapianto salvavita quest’estate. Il cuore donato è arrivato alla vigilia di Natale, grazie alla generosità di due genitori che, nonostante il profondo dolore per la perdita del loro figlio 16enne cerebroleso dalla nascita, hanno acconsentito al prelievo degli organi.

Il giovane ragazzo, ricoverato in un ospedale dell’alta Lombardia, era stato colpito da una grave polmonite che gli impediva di respirare autonomamente. Dopo aver chiesto la sospensione delle pratiche di supporto vitale per il proprio figlio, i genitori hanno accettato l’ipotesi della donazione degli organi. Il ragazzo è stato quindi trasportato, intubato, all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove i trattamenti di supporto vitale sono stati sospesi. La procedura di prelievo degli organi è stata completata in venti minuti, quando l’elettrocardiogramma ha certificato che il cuore non batteva più.

Grazie alle tecniche di circolazione extracorporea, gli organi sono stati nuovamente perfusi in attesa che il cuore ricominciasse a battere. Il cuore del 16enne è stato trapiantato nel petto del bambino di 7 anni, mentre il fegato è stato donato a un altro bambino e i due reni hanno salvato altrettanti ragazzini.

Secondo Terzi, in Italia ci sono 64 pazienti pediatrici in lista d’attesa per un cuore, con un tempo medio di attesa che supera abbondantemente l’anno. Recuperare un maggior numero di organi, che altrimenti andrebbero persi, rappresenta quindi un’opportunità importante, soprattutto per i pazienti pediatrici.

L’assessore lombardo alla Sanità, Guido Bertolaso, esprime il suo ringraziamento e affetto alla famiglia che ha compiuto questo gesto di estrema generosità, nonché al personale sanitario per la professionalità e l’impegno dimostrati. Questo importante risultato ha permesso ai piccoli pazienti e ai loro cari di ricevere il dono più grande in questo periodo di festività: la speranza.

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