Atto vandalico a Pieve d’Olmi: la panchina dedicata a Patrizia Bonvini nuovamente danneggiata

Ancora una volta, qualcuno ha pensato bene di vandalizzare la panchina dedicata a Patrizia Bonvini a Pieve d’Olmi. Patrizia era un’infermiera presso l’ospedale di Cremona ed è scomparsa nel 2020 a causa di una fuga di gas nella sua abitazione. La panchina si trova in via I maggio, dove Patrizia viveva con suo marito e suo figlio. I fiori posizionati sulla panchina sono stati trovati rovesciati e gettati per strada. Questo non è il primo episodio di vandalismo: lo scorso marzo, qualcuno aveva strappato il cuore posizionato vicino alla croce e gettato i vasi di fiori nel fosso. La panchina era stata inaugurata a settembre del 2021 dalla comunità in onore di Patrizia.

A scoprire questo ultimo gesto odioso è stato Roberto Scuto, il marito di Patrizia. Di fronte a questi dispetti, sospetta che qualcuno non abbia apprezzato l’idea di rendere omaggio alla moglie con la panchina posizionata alla Madonnina di Fraganesco, nella località di Bardella. Questo atto incivile ha lasciato sbigottita l’intera comunità di Pieve d’Olmi e non solo.

È deplorevole che qualcuno possa mancare di rispetto e danneggiare un simbolo così importante per la comunità. La panchina dedicata a Patrizia Bonvini rappresenta un modo per ricordare e onorare la sua figura, il suo lavoro e il suo impegno come infermiera. È un gesto di gratitudine e affetto nei confronti di una persona che ha dedicato la sua vita ad aiutare gli altri. È inaccettabile che qualcuno possa cercare di cancellare questo ricordo.

È importante che la comunità di Pieve d’Olmi si unisca per condannare questi atti vandalici e per trovare il responsabile di tali gesti. Non possiamo permettere che episodi del genere rimangano impuniti. È necessario che le autorità locali intensifichino la sorveglianza nella zona e che vengano prese misure adeguate per prevenire futuri atti di vandalismo.

La panchina dedicata a Patrizia Bonvini rappresenta un simbolo di amore e rispetto, un luogo in cui le persone possono riflettere e ricordare il suo spirito altruista. Non dobbiamo permettere che il gesto vile di pochi offuschi questo messaggio di solidarietà e gratitudine. La comunità di Pieve d’Olmi deve rimanere unita e continuare a onorare la memoria di Patrizia, dimostrando che gli atti di vandalismo non avranno mai il sopravvento sull’amore e il rispetto per il prossimo.

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