La violenza di genere è un problema diffuso in tutto il mondo e purtroppo anche nella nostra società. Il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a Seregno è stato allestito un punto informativo sul progetto “Farmacia amica delle donne”, sostenuto dai Lions Club della Brianza e dall’amministrazione comunale. Questo progetto coinvolge circa 30 farmacie del territorio che si sono rese disponibili a fornire supporto e assistenza alle vittime di violenza di genere.
Durante l’evento, sono state intervistate 288 persone e loro è stato chiesto di esprimere con una parola cosa rappresentasse per loro il concetto di “violenza di genere”. Le risposte sono state molto significative e hanno evidenziato la consapevolezza delle persone sull’effetto devastante che questo fenomeno ha sulla vita delle vittime.
Dall’indagine è emerso che l’11% degli intervistati ha citato forme di aggressione fisica, che spesso sfociano nel femminicidio. Il 52%, invece, ha sottolineato la pericolosità della violenza psicologica, che giorno dopo giorno porta le donne all’isolamento e alla perdita della propria autostima.
Un dato preoccupante è che solo il 3% degli intervistati ha menzionato la violenza economica, una forma subdola e poco identificabile di vessazione. Inoltre, il 26% ha identificato comportamenti considerati non pericolosi e a cui ci si adatta facilmente, come un terreno fertile sul quale la violenza può radicarsi e svilupparsi.
Parole come “ignoranza”, “superficialità” e “mancanza di rispetto tra generi” sono state indicate come punti di partenza per la costruzione delle discriminazioni, degli stereotipi, del sessismo e degli abusi.
Molte persone hanno espresso il loro sentimento di ingiustizia, impotenza, tristezza, disgusto, dolore, vergogna e incomprensione di fronte alla violenza. È importante che tutti noi facciamo la nostra parte per combattere questo fenomeno, insegnando, educando e segnalando eventuali casi di violenza.
La violenza di genere non riguarda solo alcune categorie di persone, ma coinvolge tutti, indipendentemente dall’età, dallo stato sociale e dall’istruzione. È un problema trasversale che richiede il coinvolgimento di tutta la società.
Dobbiamo tutti fare la nostra parte per eliminare la violenza di genere e creare una società più giusta e rispettosa. Non possiamo voltare la testa dall’altra parte e pensare che non siamo coinvolti. Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza.