Milano, 28 novembre 2023 – Un gesto di beneficenza che ha scatenato un dibattito. Dopo la sanzione inflitta agli organizzatori del pranzo dei senzatetto in Galleria, il giornalista e fondatore di Libero, Vittorio Feltri, è intervenuto annunciando su X (il vecchio Twitter) di aver pagato personalmente la multa (anche se al momento non ci sono conferme).
La storia inizia con la cena della Vigilia organizzata dalla onlus Pro Tetto, attiva nel supporto ai senzatetto e alle famiglie indigenti: insieme ai gestori della pagina social Milanobelladadio, la onlus aveva allestito un banchetto improvvisato per i senzatetto sotto la Galleria. Pasti caldi per gli invisibili della città, con cibo offerto dai ristoranti e servito dai volontari.
Verso la fine della cena, due vigili urbani hanno notato l’evento e multato l’associazione per occupazione abusiva di suolo pubblico, in quanto priva di permessi. La vicenda ha suscitato scalpore per la “mancanza di buonsenso”, come ha commentato il presidente di Pro Tetto, Fernando Barone.
Ma la sanzione non è stata revocata e dopo giorni di dibattito è intervenuto Feltri: “Il Comune di Milano infligge una multa di 230 euro ai senzatetto perché hanno pranzato in Galleria. L’ho pagata io così il sindaco crudele avrà altri soldi da sprecare”, ha scritto.
“In questo momento mi trovo in banca e sto effettuando un bonifico”, ha poi spiegato il giornalista all’Ansa. “Non è che se si è senzatetto allora nessuno deve preoccuparsi”, ha aggiunto, “al Comune non importa, e dato che io sono una persona come le altre, mi è sembrato giusto dare una mano”. Feltri ha inoltre sottolineato di non aver concordato l’azione con l’associazione: “Io faccio i bonifici e basta”.
La posizione di Pro Tetto
“Mi assumo personalmente la responsabilità della multa. Le regole vanno rispettate, ma mi aspettavo maggiore tolleranza, avrebbero potuto invitarci ad andarcene e lo avremmo fatto”, aveva inizialmente commentato il presidente di Pro Tetto, Fernando Barone, subito dopo l’incidente.
Dopo la notizia della sanzione, molte persone si sono offerte di pagarla, ma Barone aveva commentato: “Ho detto a tutti di non farlo. Se vogliono fare beneficenza va bene, ma mi sento responsabile e quindi pago io. È mio dovere perché ho preso questa decisione da anni e non è stata improvvisata”.
La cena del 24 dicembre organizzata per i senzatetto non era infatti la prima festa nel centro per le persone senza tetto: “L’anno scorso eravamo in piazza Scala, di fronte a Palazzo Marino, l’anno prima ancora in Galleria. Negli anni precedenti i vigili passavano e ci facevano gli auguri, questa volta hanno agito come sceriffi, ma va bene. Eravamo in una zona con pochissimo passaggio e persino Cracco ci ha portato il caffè”.
L’idea per Capodanno
E per il primo gennaio c’è un’altra tradizione da mantenere. “Nella zona di Vittorio Emanuele, quando c’è meno gente, i negozi sono chiusi e i senzatetto piantano le tende e si sistemano con i sacchi a pelo, offriamo cotechino e lenticchie”, ha spiegato Barone. “Qualcuno mi dice di non farlo e sono combattuto: se lo faccio e prendo la multa, dicono che cerco visibilità, se non lo faccio mi sento quasi un codardo”.
Ma il problema dei senzatetto, ha concluso il presidente dell’onlus, è un problema reale: “Ho sentito dire che in Consiglio comunale vogliono discutere della questione dei senzatetto. Ben venga. Spero che mi coinvolgano: conosco tutti quelli del centro, fra Duomo e Castello sono un migliaio. Si può fare finta di non vederli, ma sono tanti”.

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