La mattina di sabato si è verificata una violenta aggressione nel centro di Varese. Un italiano di 65 anni è stato colpito con una bottiglia di vetro da un nordafricano di 40 anni, che è stato successivamente arrestato. Durante l’udienza di convalida dell’arresto, l’indagato ha scelto di non rispondere alle domande del giudice.
L’episodio presenta ancora molti aspetti da chiarire, che potrebbero emergere dalla testimonianza della vittima. Al momento sembra esclusa la rapina come motivo dell’aggressione, quindi rimane da capire il motivo per cui il nordafricano abbia attaccato l’uomo di 65 anni, che è stato ricoverato in ospedale con gravi ferite alla testa e in altre parti del corpo.
Secondo quanto emerso finora, l’aggressione è avvenuta intorno alle 7 del mattino di sabato in corso Moro. Un’ambulanza è intervenuta per soccorrere l’uomo ferito e poco dopo l’aggressore è stato bloccato dalla polizia e arrestato per tentato omicidio. La vicenda è ancora tutta da chiarire. Al momento sembra che l’arrestato e la vittima non si conoscessero, ma tra di loro sarebbe scoppiata una lite i cui motivi sono ancora sconosciuti, culminata poi nell’esplosione di violenza da parte del nordafricano. Tuttavia, durante l’udienza di convalida, l’arrestato è rimasto in silenzio, senza fornire elementi utili a fare chiarezza sull’aggressione.
È ancora da chiarire se l’indagato abbia effettivamente utilizzato i vetri di una bottiglia per colpire il sessantacinquenne. “L’oggetto non risulta essere stato sequestrato”, ha dichiarato l’avvocato Alessandra d’Accardio, che assiste il nordafricano. Si attendono ulteriori elementi dalla ricostruzione dell’aggressione da parte della vittima.
Questa vicenda ha scosso la comunità di Varese e ha sollevato molte domande. È importante che vengano fatti tutti gli sforzi necessari per fare chiarezza sull’accaduto e garantire giustizia per la vittima.
